La perizia su Astori: 'Non morì nel sonno, forse avrebbe potuto salvarsi'
Una perizia che smentisce l'autopsia. Come scrive oggi il Corriere della Sera i professori Carlo Moreschi e Gaetano Thiene hanno consegnato in questi giorni l'esito della perizia sul corpo dell'ex capitano della Fiorentina trovato senza vita la mattina del 4 marzo scorso in una camera dell’hotel 'Là di Moret' di Udine, dove alloggiava con la squadra per la partita contro l’Udinese: si parla di tachiaritmia, accelerazione improvvisa dei battiti, di un cuore andato a mille all'ora. In pratica, l'opposto delle ipotesi formulate inizialmente quando si parlò di bradiaritmia, cioè quando il cuore rallenta il battito fino a fermarsi definitivamente. ERA SOLO - Secondo i periti Astori, che quella mattina era stato trovato esanime a letto, non sarebbe morto nel sonno e forse si sarebbe salvato se avesse condiviso la camera con qualcuno che poteva dare l’allarme. Quel giorno nessuno aveva notato in lui nulla di strano.