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    La penosa storia di Monsieur Thiriez e del 'complotto' contro i suoi sostenitori

    La penosa storia di Monsieur Thiriez e del 'complotto' contro i suoi sostenitori

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Qualcuno intimidisce i suoi sostenitori. È questa la lunare versione dei fatti data via Twitter da Frederick Thiriez, presidente della Ligue de Football Professionnel francese fra il 2002 e il 2016 che ha deciso di contendere, il prossimo 13 marzo, la poltrona di presidente della federazione (FFF) all'uscente Noel Le Graet. Alle 21.08 di lunedì 15 febbraio Thiriez ha pubblicato la copia di un comunicato in cui denuncia pressioni, intimidazioni, addirittura minacce cui sarebbero stato sottoposti molti firmatari dell'appello in favore della sua candidatura

    Un clamoroso rilancio che prova a contrastare la montante figuraccia, data dalla sequenza di sostenitori "a loro insaputa" che hanno pubblicamente dichiarato di non averlo mai appoggiato. E di essere anche parecchio scocciati per avere letto il proprio nome nella lista di chi ha (avrebbe) fatto endorsement a Thiriez. Una collezione di nomi del più bel mondo francese, composta da atleti, artisti, intellettuali, personalità pubbliche. Fra loro pure Gerard Depardieu. Peccato che molti fra costoro abbiano preso le distanze e diffidato. Ciò che negli ultimi giorni ha costretto una mano pietosa a sbianchettare, una riga dopo l'altra, il documento. Fino a che, a una certa ora della serata di ieri, esso è stata ritirata dal sito della candidatura di Thiriez. Con nostro rammarico per non averne salvato una copia. Rimane tuttavia un'altra lista: quella degli un-dorsement, formata dai non sostenitori. 

    L'ha aperta il cestista francese dei San Antonio Spurs, Tony Parker, che giovedì 11 febbraio ha smentito categoricamente via Twitter di avere appoggiato Thiriez e ha lamentato l'uso disinvolto del suo nome. Nei giorni successivi le prese di distanza si sono moltiplicate: il campione di nuoto Florent Manaudou, il cantante Soprano, l'ostacolista Ladji Doucouré. Ciò che ha spinto la stampa a ironizzare sugli “amici immaginari” di Thiriez

    L'ultimo in ordine di tempo, poche ore prima che il candidato presidente denunciasse il presunto complotto e ritirasse la lista, è stato il tennista Jo-Wilfried Tsonga. Che alle 15.34 via Twitter ha non soltanto smentito l'appoggio a Thiriez, ma ha anche affermato di non conoscerlo e ha sbeffeggiato l'estensore della lista per avergli storpiato il nome (“Wilfrid Tsonga”, come si può leggere nello screenshot della lista allegato al tweet di Tony Parker).

    La penosa storia di Monsieur Thiriez e del 'complotto' contro i suoi sostenitori

    Una situazione diventata grottesca, ma che dopo il rilancio di Thiriez rischia di farsi ridicola. Perché pretendere passi l'idea che gli un-dorser siano stati minacciati è una spiegazione puerile dei fatti. E se tanto ci dà tanto, da qui al 13 marzo vedremo altri fuochi d'artificio. 

    @pippoevai

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