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La pasta al pesto, le partite alla Play e le giovanili insieme: Scamacca & Frattesi, gli inseparabili nel mirino dell'Inter
SEMPRE INSIEME - Tutti e due classe ‘99, romani de Roma e cresciuti prima nel settore giovanile della Lazio e poi in giallorosso. Sempre insieme, chiaro. I due sono inseparabili per davvero: quando la Roma prese Frattesi perché la Lazio non fece in tempo a offrirgli il primo contratto, su Scamacca c’erano diversi club tra i quali anche il Milan; risultato? “Grazie, ma io vado con Davide”. E giallorosso fu. Amici per la pelle, 15 anni insieme e mai una litigata: “Abbiamo lo stesso tipo di carattere, siamo molto simili e pensiamo le stesse cose”. Due corpi e una testa. Vincente. Punto di riferimento uno dell’altro, a Roma come a Sassuolo, piazza ideale per crescere senza pressioni. Dionisi se li coccola, dopo averli convinti a restare a inizio stagione. In estate c’è stato un momento in cui sembrava potessero andare via entrambi, ma la fiducia e le promesse dell’allenatore sono state decisive.
COME MCENROE - Oggi l’Inter li studia da vicino e vorrebbe portarli in nerazzurro con un pacchetto completo. Già, perché ormai si muovono solo in coppia. Uno dietro, l’altro avanti: Frattesi più permaloso, Scamacca si arrabbia quando gli entrano male. Partite infinite alla Play, fin da quando Davide giocava a tennis. Mentre l’amico sognava di diventare come Ibra, lui studiava i colpi di Federer: dritto, rovescio, volée… se sbagliava qualcosa si innervosiva e crac: racchetta spaccata. Un piccolo McEnroe di Vigne Nuove, quartiere di Roma dove i due si sono conosciuti. Avevano 5/6 anni e nella testa il sogno di diventare calciatori. Oggi ce l’hanno fatta, andando avanti mano nella mano. Con un piatto di pasta al pesto sempre pronto a tavola.