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La pagella: i calciatori vogliono che lo Stato protegga i loro stipendi milionari. Avidità senza limiti, voto zero
Siamo stati tra i primi a sostenere che in un periodo del genere, di grande difficoltà economica, sia necessario un intervento, un sacrificio dei giocatori, i quali però non vogliono ridursi lo stipendio. Alcuni presidenti hanno proposto un taglio del 15 per cento, la risposta dell'AIC è stata sorprendente: "Deve intervenire lo Stato, deve destinare dei fondi pubblici al calcio". E' una situazione vergognosa, all'avidità non c'è limite.