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La nuova sfida di Romagnoli: grande con il Milan per riprendersi l'azzurro
NAZIONALFUTURO - Astori sì, Romagnoli no. Una scelta discutibile quella di Ventura, l'ennesima di una gestione pessima e che ha portato a scrivere una delle più brutte pagine di storia del nostro calcio. Dietro l'esclusione non vi erano motivi fisici, Alessio è tornato in condizione ottimale tanto da essere titolare fisso nel Milan di Montella. Più di Musacchio, arrivato in estate per quasi 20 milioni di euro. Con l'addio sempre più probabile di Chiellini si potrebbero riaprire le porte della Nazionale, parte della critica vede nell'ex Roma un possibile punto di forza in vista del futuro. Sensazioni non così nitide, perché il potenziale c'è ma non è ancora stato espresso totalmente. Un grande difensore centrale si riconosce dalla continuità di rendimento e dalla concentrazione massimale in ogni momento della gara, peculiarità che il numero 13 rossonero non ha ancora inserito nel suo repertorio.
MILAN E IL SALTO DI QUALITA' - Dalla BBC alla CRR per ripartire: due sono già bianconeri come Caldara e Rugani più il terzo, Romagnoli, che nonostante i suoi 22 anni ha già maturato l'esperienza necessaria per non soffrire di vertigini. Tutto passa, però, dal percorso con i rossoneri, dagli obiettivi che verrano raggiunti in questa stagione. Forse non sarà mai un leader difensivo alla Bonucci, uno in grado di guidare un intero reparto, ma il salto di qualità tanto atteso deve arrivare. Le ultime esibizioni sembrano andare in questa direzione, la strada tracciata pare essere quella giusta. Il Milan e la Nazionale hanno bisogno di una versione ancora più forte e sicura di Romagnoli a partire da sabato prossimo, il momento attuale può essere un passaggio fondamentale per la sua carriera.