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La nuova generazione delude ancora, solo Chiesa ha rabbia e fame: è lui l'unico uomo da Juve
CHIESA C'È – Se però la pratica qualificazione è ancora aperta, il merito è proprio di Chiesa e forse solo suo. Già prima della rete proprio suo era stato l'unico vero tiro in porta anche se deviato da ben due difensori portoghesi. Già prima della rete era stato lui l'unico a correre, mordere, lottare, fare qualsiasi cosa pur di non rassegnarsi. Alla fine lui con Danilo e Alex Sandro è stato pure l'uomo designato per metterci la faccia davanti alle telecamere. Risposte non ne aveva, l'umiltà invece non gli è mancata nemmeno in questa occasione per spiegare come non possa essere un esordiente come lui a capire cosa ci voglia o cosa sia mancato. In realtà lo sapeva benissimo, perché può sbagliare un passaggio o un tiro, un ripiegamento o una marcatura preventiva. Ma l'atteggiamento, Chiesa, non lo sbaglia mai. La Juve ha sempre costruito i suoi successi su un certo tipo di persone, quindi di calciatori. E lui, almeno lui, si sta dimostrando da Juve in tutto e per tutto. Sessanta milioni o no, deve essere un esempio. Qualcuno da cui ripartire. Intanto se la formazione bianconera può ancora puntare ai quarti di finale di Champions, il merito è sostanzialmente solo suo.