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'La multa a Mancini la paghiamo noi': i tifosi della Roma raccolgono oltre 5.000 euro e la maglia del difensore va a ruba
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I tifosi della Roma al fianco di Gianluca Mancini. Dopo la decisione del Giudice Sportivo di sanzionare il difensore giallorosso con una multa di 5.000 euro a seguito dell'esultanza sotto la Curva Sud post derby, è partita una vera e propria colletta da parte della gente romanista per "rimborsare" tale cifra. L'iniziativa è stata riportata dall' "avvocato degli ultras", Lorenzo Contucci, che sui suoi canali social ha pubblicato l'appello: "Molti tifosi della Roma, di Curva e non solo, hanno chiesto di fare qualcosa per la multa di 5000 euro che il Giudice Sportivo ha dato a Mancini per aver sventolato la bandiera con il sorcio alla fine di Roma/Lazio 1-0. Riteniamo che il derby di Roma sia anche feroce goliardia e becero sfottò e per questo, al di là del giudizio dei moralisti, diciamo a questi ultimi una sola cosa: La multa a Mancini la paghiamo noi. Quindi, come da titolo, si invitano i tifosi romanisti che si rispecchiano in quello che ha fatto Mancini a versare un’offerta libera per arrivare all’importo di cui sopra per pagargli la multa".
MANCINI, LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO
QUANTE DONAZIONI - Il post prosegue così: "Qualora il nostro Mancio non voglia o non possa ricevere l’importo che raccoglieremo, l’intera somma verrà data in beneficenza, come già fatto in passato per le mascherine con il logo ASR (per chi non si dovesse ricordare, l’intero ricavato venne devoluto al Bambin Gesù e ad un’altra associazione di volontariato sociale). Naturalmente vi terrò personalmente aggiornati sull’andamento e sull’esito della raccolta. IL ROMANISMO TRIONFERÀ SUL MORALISMO!". L’iniziativa è stata portata avanti sulla nota piattaforma Go Fund me e, grazie a 612 donazioni, ha presto raggiunto e superato l’importo dei 5.000 euro previsti dalla multa comminata nei confronti del difensore giallorosso.
MANCINI-MANIA - Ma non si tratta dell’unico “effetto collaterale” del caso che ha agitato il post-derby e che ha indotto la Procura Federale a muoversi per fare chiarezza, oltre che per i cori di matrice razzista rivolti a Lukaku e al laziale Guendouzi sul quale è stato richiesto un supplemento di indagine. L’improvvisa ondata di popolarità di Mancini presso i tifosi della Roma si è riversata pure nei negozi ufficiali del club e in quello on-line, presso i quali le vendite delle magliette speciali indossata per il derby - un richiamo alle divise di fine anni Novanta e primi Duemila - hanno registrato una significativa impennata di vendite. Fino al 70% in più per quelle che recavano il nome ed il numero di maglia, il 23, di Gianluca Mancini.
MANCINI, LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO
QUANTE DONAZIONI - Il post prosegue così: "Qualora il nostro Mancio non voglia o non possa ricevere l’importo che raccoglieremo, l’intera somma verrà data in beneficenza, come già fatto in passato per le mascherine con il logo ASR (per chi non si dovesse ricordare, l’intero ricavato venne devoluto al Bambin Gesù e ad un’altra associazione di volontariato sociale). Naturalmente vi terrò personalmente aggiornati sull’andamento e sull’esito della raccolta. IL ROMANISMO TRIONFERÀ SUL MORALISMO!". L’iniziativa è stata portata avanti sulla nota piattaforma Go Fund me e, grazie a 612 donazioni, ha presto raggiunto e superato l’importo dei 5.000 euro previsti dalla multa comminata nei confronti del difensore giallorosso.
MANCINI-MANIA - Ma non si tratta dell’unico “effetto collaterale” del caso che ha agitato il post-derby e che ha indotto la Procura Federale a muoversi per fare chiarezza, oltre che per i cori di matrice razzista rivolti a Lukaku e al laziale Guendouzi sul quale è stato richiesto un supplemento di indagine. L’improvvisa ondata di popolarità di Mancini presso i tifosi della Roma si è riversata pure nei negozi ufficiali del club e in quello on-line, presso i quali le vendite delle magliette speciali indossata per il derby - un richiamo alle divise di fine anni Novanta e primi Duemila - hanno registrato una significativa impennata di vendite. Fino al 70% in più per quelle che recavano il nome ed il numero di maglia, il 23, di Gianluca Mancini.