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La moglie di Cassano: 'Non voleva stravolgere la vita della sua famiglia'
«La mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie», ha detto il calciatore giustificando la sua scelta di lasciare il Verona. E lei dice, intervistata da OGGI: «Non voleva far cambiare tutto a me e ai bimbi». E per “tutto” la pallanuotista più bella d’Italia, scrive OGGI, intende la casa di Nervi, la scuola di Christopher (che a settembre comincerà le elementari ed è già stato iscritto in un istituto della zona) e l’asilo di Lionel, la voglia di riscossa “professionale” della stessa Marcialis, che dopo un’ottima annata con la Locatelli di Genova in serie A2 era entrata nel mirino del Rapallo, che milita in A1.
«Ma io sono la prima che lo appoggia in qualsiasi scelta: anche se ci fosse da andare in Cina lo seguirei con i bimbi», dice Carolina. «Mi ambiento ovunque e a Chris e Lionel ho trasmesso i miei valori e questa mia “adattabilità”. L’importante è essere uniti: per il resto possiamo andare in capo al mondo!».
Proprio Carolina, scrive OGGI, aveva in un primo tempo convinto Cassano a “rimangiarsi” l'addio al Verona, raggiungendo Primiero, dove si allenava. «Sono partita di mattina presto da Genova, a intuito, perché conosco mio marito meglio di chiunque altro. Appena ho sentito la sua voce, al telefono, mi sono messa in macchina con i bambini e mi sono sparata 450 chilometri: Anto neppure lo sapeva, che stavamo arrivando».