La maglia della Juve, il gol alla Roma: Aleñá, il nuovo Iniesta del Barcellona
(ENGLISH VERSION)
Di nome fa Carles, come uno dei capitani più importanti della storia della storia del Barcellona (Puyol), il suo idolo è Iniesta. C'è un ragazzino nella cantera del club catalano che fa parlare di sè almeno da un anno a questa parte e che, secondo i bene informati, dalla prossima stagione sarà stabilmente aggregato al gruppo della prima squadra. Carles Aleñá, mezzala classe '98 che milita nella formazione B allenata dall'ex centrocampista del Valencia Gerard, è oggi il miglior prospetto del settore giovanile blaugrana. Se n'è accorto anche Luis Enrique, che lo scorso anno lo convocò per una partita di Coppa del Re contro il Valencia e che si è ripetuto questa estate facendolo anche debuttare in amichevole contro il Celtic.
QUELLA MAGLIA DELLA JUVE... - Altre due panchine in campionato e una in Champions League per un figlio d'arte (il padre Francesc ha mosso a sua volta i primi passi nella Masia) nato col calcio nel sangue e con le stimmate del predestinato. Sin da bambino ha sviluppato un rapporto simbiotico col pallone e con le porticine, che i suoi genitori acquistavano e sistemavano nel giardino della casa di Matarò (un sobborgo di Barcellona) e distrutte a suon di cannonate con quel sinistro telecomandato che dall'età di 7 anni sta facendo impazzire tutta Barcellona. E poi le magliette, collezionate con avidità sin dagli inizi: nella sua collezione privata, ci sono anche quelle dell'Italia e della Juventus, oltre all'immancabile camiseta blaugrana. Perchè del Barça Carles è tifoso da sempre, una passione che non è venuta meno nemmeno nei momenti più difficili, come quella sconfitta al Camp Nou contro il Liverpool di Benitez nella Champions League 2007 e una serata conclusa tra le lacrime e gli abbracci consolatori di papà.
PICCOLO MARADONA - Da ragazzino, quel look scapigliato e quel sinistro delicato con cui faceva ammattire le difese avversarie e dipingeva calcio gli erano valsi l'azzardato soprannome di "piccolo Maradona", ma il suo idolo calcistico e riferimento nel proprio percorso di crescita rimane don Andrés Iniesta, il giocatore che più gli si avvicina per rapidità, facilità di tocco, per visione di gioco e capacità nello scambiare il pallone con i compagni negli spazi stretti. E poi quella leadership innata che gli ha consentito di prendersi la fascia di capitano della Spagna Under 19 dopo i primi lampi di classe mostrati con l'Under 16 e l'Under 17 (con cui ha disputato anche la fase finale di un Europeo). Nella Youth League della passata stagione ha fatto la differenza, siglando 6 gol in 8 partite, uno dei quali contro la Roma di Alberto De Rossi con una serpetina irresistibile conclusa da un sinistro di rara precisione. Ancora una volta l'Italia sul suo cammino... Prima però c'è un Barcellona da conquistare, un sogno da realizzare per quel piccolo Maradona che ha vestito i panni del nuovo Iniesta.
Di nome fa Carles, come uno dei capitani più importanti della storia della storia del Barcellona (Puyol), il suo idolo è Iniesta. C'è un ragazzino nella cantera del club catalano che fa parlare di sè almeno da un anno a questa parte e che, secondo i bene informati, dalla prossima stagione sarà stabilmente aggregato al gruppo della prima squadra. Carles Aleñá, mezzala classe '98 che milita nella formazione B allenata dall'ex centrocampista del Valencia Gerard, è oggi il miglior prospetto del settore giovanile blaugrana. Se n'è accorto anche Luis Enrique, che lo scorso anno lo convocò per una partita di Coppa del Re contro il Valencia e che si è ripetuto questa estate facendolo anche debuttare in amichevole contro il Celtic.
QUELLA MAGLIA DELLA JUVE... - Altre due panchine in campionato e una in Champions League per un figlio d'arte (il padre Francesc ha mosso a sua volta i primi passi nella Masia) nato col calcio nel sangue e con le stimmate del predestinato. Sin da bambino ha sviluppato un rapporto simbiotico col pallone e con le porticine, che i suoi genitori acquistavano e sistemavano nel giardino della casa di Matarò (un sobborgo di Barcellona) e distrutte a suon di cannonate con quel sinistro telecomandato che dall'età di 7 anni sta facendo impazzire tutta Barcellona. E poi le magliette, collezionate con avidità sin dagli inizi: nella sua collezione privata, ci sono anche quelle dell'Italia e della Juventus, oltre all'immancabile camiseta blaugrana. Perchè del Barça Carles è tifoso da sempre, una passione che non è venuta meno nemmeno nei momenti più difficili, come quella sconfitta al Camp Nou contro il Liverpool di Benitez nella Champions League 2007 e una serata conclusa tra le lacrime e gli abbracci consolatori di papà.
Aprendiendo del mejor del mundopic.twitter.com/egMVgX7DPx
— Carles Aleña (@Carlesale10) 28 luglio 2016
PICCOLO MARADONA - Da ragazzino, quel look scapigliato e quel sinistro delicato con cui faceva ammattire le difese avversarie e dipingeva calcio gli erano valsi l'azzardato soprannome di "piccolo Maradona", ma il suo idolo calcistico e riferimento nel proprio percorso di crescita rimane don Andrés Iniesta, il giocatore che più gli si avvicina per rapidità, facilità di tocco, per visione di gioco e capacità nello scambiare il pallone con i compagni negli spazi stretti. E poi quella leadership innata che gli ha consentito di prendersi la fascia di capitano della Spagna Under 19 dopo i primi lampi di classe mostrati con l'Under 16 e l'Under 17 (con cui ha disputato anche la fase finale di un Europeo). Nella Youth League della passata stagione ha fatto la differenza, siglando 6 gol in 8 partite, uno dei quali contro la Roma di Alberto De Rossi con una serpetina irresistibile conclusa da un sinistro di rara precisione. Ancora una volta l'Italia sul suo cammino... Prima però c'è un Barcellona da conquistare, un sogno da realizzare per quel piccolo Maradona che ha vestito i panni del nuovo Iniesta.