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    La luna rossa non eclissa i problemi del mondo, per fortuna torna il calcio in tv

    La luna rossa non eclissa i problemi del mondo, per fortuna torna il calcio in tv

    • Marco Bernardini
    Sono andato a letto, ieri notte, con negli occhi e nella mente il grande spettacolo cosmico che è andato in scena nel cielo. La Luna vestita di un rosso amaranto che sembrava la rappresentazione delle maglie di quelli del Grande Torino. Il pianeta Marte, lì accanto, anche lui vermiglio e mai potuto osservare a occhio nudo da così vicino. Poi Giove, sulla sinistra, che brillava come mai. Con più attenzione e buona vista era possibile anche individuare Saturno, il pianeta degli anelli come quelli Olimpici. 

    Una scena che lasciava senza fiato e che suggeriva una riflessione importante a chi aveva orecchio per ascoltare il messaggio del cosmo. Siamo meno di una formica. Forse siamo addirittura nulla. Un battito di ciglia appena. Padroni di niente. Eppure perennemente incazzati e folli. Oggi più che mai. Convinti di governare ogni cosa mentre siamo incapaci di regolamentare noi stessi vivendo, possibilmente in pace, secondo le regole eterne dettate dalla natura.

    Sono andato a letto, ieri notte, con nelle orecchie a ronzare come fastidiose zanzare il suono e le parole delle frasi ascoltate nei vari telegiornali. La notizia dal Veneto dove un abitante spara con la carabina a un operaio di colore in bicicletta e poi, ai carabinieri, dice che lui aveva mirato un piccione. Mai visto un volatile pennuto partecipare al Giro d’Italia. Mah. Poi a Caserta dove vengono impallinati altri esseri umani dalla pelle diversa dallo nostra perché sono nati in Iran e da lì sono fuggiti. I bambini, anche loro neri, che a Ventimiglia vengono caricati in auto da delinquenti indegni di classificazione con la promessa di fargli passare il confine in cambio di sesso. Save the Children che relaziona di venti milioni di bimbi moribondi per fame. Quelli che ora se la prendono con Di Maio e Salvini e le loro vane promesse sono quelli che hanno permesso loro di comandare questo caos ingovernabile.

    Non è che in altre parti di Europa se la passino meglio. Macron si sputtana con il suo body guard che, travestito da poliziotto, picchia la gente. La Merkel sembra sempre più Giovanna la nonna del Corsaro Nero. In Inghilterra fanno i puzzoni ma voglio vederli senza i nostri giovani che, per poter studiare, fanno i camerieri nei ristoranti di Londra. Trump ha la faccia di un Muppet e Putin quella di un mafioso. Ci sarebbe da stare male e provare acuti sensi di nausea non soltanto per l’afa.

    Ma per fortuna, tra poche ore ricomincia la Festa. Da questa sera, con Benfica-Juventus, sarà possibile snobbare i Tiggì e concentrarsi per bene sui primi calci importanti della stagione con in mano una birra ghiacciata per mandare giù il panino con la frittata e le patatine. Poi la Champions con i preliminari e prestissimo il campionato con Ronaldo a Verona contro il Chievo. Di che cosa vogliamo lamentarci? Eppure anche le formiche nel loro piccolo si incazzano. Ma questo, forse, accadeva una volta
     

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