La Liga dei record: Mou e Messi, the special ones! Real in trionfo, ma lo stile...
Il Real Madrid è campione di Spagna con due giornate d'anticipo sulla fine del campionato. Un successo meritato, che mancava al club capitolino dal 2008 e che è impreziosito dalla concorrenza di una squadra magnifica come il Barcellona di Guardiola.
E' la vittoria innanzitutto di José Mourinho, l'unico tecnico capace di vincere nei tre tornei più difficili del mondo: Liga, Serie A e Premier League. Il vate di Setubal ha realizzato il suo sogno, di cui va parlando da anni. Volere è potere, se sei uno Special One.
Non su è mai proclamato il migliore di tutti, ma forse non ce ne è nemmeno bisogno, Lionel Messi. La Pulce blaugrana con la tripletta rifilata al Malaga ieri sera ha polverizzato il record di Gerd Muller, mitico attaccante tedesco degli anni Settanta, che nella stagione 1972-73 realizzò con la maglia del Bayern Monaco ben 67 reti. Ebbene Messi è già arrivato a quota 68 e mancano ancora tre gare all'appello, tra campionato e coppa del Re.
Per il titolo di Pichichi l'argentino se la deve ancora vedere con Cristiano Ronaldo. Il portoghese insegue il rivale staccato di due reti: 44 contro 46. Numeri da mostri. Ma CR7 ieri si è fatto notare ieri non solo per il gol del 3-0 all'Athletic Bilbao. Al San Mames Ronaldo è stato pizzicato dalle telecamere mentre rivolgeva a Javi Martinez il classico gesto dell'ombrello. Lo stesso rispolverato da Mourinho qualche settimana fa nella gara con lo Sporting Gijon. In Spagna lo chiamano corte de mangas. Qui in Italia preferiamo chiamarlo maleducazione. Si può (e si deve) vincere con stile, caro Cristiano. Soprattutto se si indossa la maglia del Real Madrid...