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La lettera di minacce a Conte è partita da Firenze: 'Sappiamo dove vivi e chi è tua figlia'. Per i Carabinieri è opera di un tifoso
OPERA DI UN TIFOSO? - Conte ha confermato di non riconoscere la scrittura, né il contenuto della lettera gli fa venire in mente chi possa essere stato l'autore della lettera. L'unico sospetto di Conte è rivolto verso un possibile tifosi di una squadra avversaria, arrabbiato per i buoni risultati dell’Inter in campionato. Secondo le autorità, invece, la pista più accreditata potrebbe portare sì a un tifoso, ma della società nerazzurra che non approva il passato juventino del tecnico salentino.
IL CONTENUTO - La Stampa rivela inoltre dei dettagli importanti della lettera, scritta in stampatello con una penna nera, in cui l’autore stesso dice che non vale la pena analizzare il foglio alla ricerca di impronte digitali. Usa un italiano colto (grado di istruzione medio-alto?) e le minacce e gli “avvertimenti” sono sempre al plurale: "Sappiamo dove vivi... Sappiamo chi è tua figlia", con nomi e cognomi dei famigliari di Conte bene collocati. Nella busta c’era anche una cartuccia calibro 8, un pallino di quelli utilizzati per la caccia.
FIRENZE - Secondo Repubblica le minacce riguardavano anche il preparatore atletico nerazzurro Antonio Pintus (anche lui ex-Juve), mentre il Corriere della Sera svela che la lettera, recapitata il 14 novembre nella sede della società nerazzurra a Milano, porta un timbro postale di Firenze anche se, ovviamente, non è detto che l’autore sia del capoluogo toscano o delle città limitrofe. Infine Conte, ha deciso, dopo aver letto la lettera per la prima volta, di presentare querela.