La lettera denuncia di un allenatore: 'Perché per allenare ci vuole uno sponsor?'
mi chiamo Andrea e sono un allenatore con tanta esperienza alle spalle con i giovani calciatori. Ora vorrei di più, vorrei allenare i grandi, magari i professionisti di Lega Pro anche come vice. Nell’ambiente, però, aleggiano voci poco incoraggianti e cioè che per allenare occorre presentarsi con uno SPONSOR. Non sono ingenuo e immagino cosa voglia dire tutto ciò. Che fare quindi? Piegarsi a certi compromessi oppure cercare di allenare all’estero dove magari certi “usi” non ci sono? Ho, infine, un’altra domanda da porle: un allenatore può avere in Italia un procuratore? Forse in questo modo potrebbero essere evitati i compromessi di cui sopra…La ringrazio per la risposta che vorrà darmi e mi piacerebbe che venisse pubblicata la mia “denuncia” per fare aprire gli occhi a tutti i miei colleghi che sognano di allenare in Italia tra i professionisti, ma che come il sottoscritto ricevono solo dei sonori NO”.
Il tema è, per usare un eufemismo, decisamente spinoso tanto che vorrei rifugiarmi in un eloquente no comment. Ma cercherò, invece, di risponderle punto dopo punto.
1) Gli allenatori devono presentarsi con lo sponsor non è un assioma. Se fosse così tutti gli allenatori sarebbero corrotti e, quindi, disposti a tutto pur di allenare. Va, invece, tutelata la dignità professionale proprio dei suoi colleghi che non possono essere etichettati come professionisti che lavorano solo perché “sponsorizzati”.
2) Che fare quindi? Non bisogna piegarsi a nessun compromesso e non bisogna neppure pensare che tutti i mali del calcio alberghino solo nei nostri campionati. Il problema è anche un altro. I posti per gli allenatori sono contati. Non tutti possono trovare un ingaggio in Italia ed ecco la fuga dei Mister verso l’estero. Non penso ci sia nulla di male ad allenare in altri campionati!
3) Gli allenatori possono essere assistiti da un procuratore? La risposta è affermativa, anche se – come spiegato nel commentario FIGC al regolamento per i servizi di procuratore sportivo – il regolamento dei procuratori riguarda solo il contratto di rappresentanza che un procuratore sportivo conclude con un club o con un calciatore. Pertanto ogni eventuale rapporto professionale intrattenuto da un allenatore con un rappresentante di sua scelta esula dal perimetro del regolamento. Attenzione, però, al verificarsi di un possibile conflitto di interessi del procuratore sportivo che sottoscrive un contratto di rappresentanza con un calciatore allenato da un allenatore suo rappresentato.
La novità del nuovo regolamento – in vigore dal 1° aprile 2015 - risiede nel fatto che non è presente una norma (come nel precedente regolamento) che vieti espressamente ai procuratori di rappresentare gli interessi degli allenatori.
Concludo con un consiglio: se le chiedono di allenare solo se provvisto di sponsor denunci il fatto non a me, ma agli organi della giustizia sportiva e, perché no, anche a quelli della giustizia ordinaria!
Ciao Mister!
Jean-Christophe Cataliotti – www.footballworkshop.it
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