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La Lazio ritrova il vero Marusic: ora Inzaghi ha un'arma in più
IL BENE E IL MALE - Continuità, quella che è mancata all'ex giocatore dell'Oostende, in 24 mesi passato da essere uno dei migliori esterni della Serie A a un rincalzo. La prima stagione, memorabile, con 3 reti e 5 assist in 39 partite tra campionato e coppa, la maggior parte delle quali chiuse con un voto alto in pagella, non è stata seguita da un'annata altrettanto valida. Il nativo di Beograd, complice qualche infortunio di troppo, non si è confermato (lo dicono anche i numeri, 2 gol e 1 assist tra Italia ed Europa), limitandosi in troppe occasioni a svolgere il compitino e perdendo, con il tempo, la maglia da titolare, passata sulle spalle di Romulo.
SFIDA ACCETTATA - Anno nuovo, vita nuova, Marusic è pronto alla sfida. Ora sa che deve inseguire, ora è consapevole che la rinascita passa da due fattori: migliorare la costanza di rendimento e, di conseguenza, farsi trovare pronto quando chiamato in causa da Inzaghi. Per ribaltare le gerarchie, per superare Lazzari, per riprendere possesso della fascia destra.