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    Caicedo, il sogno della Fiorentina segna e insieme a Immobile fa rivedere la zona Champions alla Lazio

    Caicedo, il sogno della Fiorentina segna e insieme a Immobile fa rivedere la zona Champions alla Lazio

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi

    La Fiorentina ha giocato bene 25 minuti, i primi 5 e gli ultimi 20 (recupero compreso) ma non sono bastati, non potevano bastare per fermare una squadra che in attacco ha Luis Alberto (primo tempo eccellente),  Felipe Caicedo (sogno viola) e Ciro Immobile che, seppur acciaccato, ha segnato, giocato e lottato. Da capitano. La squadra di Prandelli ha problemi seri di gioco e soprattutto di finalizzazione e questo è noto da tempo, ha perso dopo 4 risultati utili di fila ed ora aspetta con ansia lo scontro diretto “anti-zona retrocessione” di domenica prossima contro il Cagliari, quando non avrà Castrovilli (squalificato) e forse neppure Ribery, uscito dopo poco più di mezz’ora per infortunio. La Lazio ha invece ripreso la corsa verso la Champions, senza brillare (se non in qualche raro momento della gara), giocando con poco ritmo, ma con una solida difesa che ha preso gol solo per un brutto errore di Strakosha, al rientro in campionato. La squadra di Inzaghi ha rischiato nel finale, quando finalmente la Fiorentina ha trovato energie e coscienza del suo valore (e quando Prandelli ha abbandonato la difesa a 3), ma per il resto ha controllato agevolmente i viola.


    GLI ERRORI VIOLA SUL PRIMO GOL - Il primo gol biancoceleste dopo 5 minuti di buona Fiorentina, che all’Olimpico ha ripetuto la stessa partenza di domenica scorsa col Bologna. Compatta, aggressiva, ma mai pericolosa e alla prima azione offensiva degli avvesrari ha preso gol. L’errore dei viola su quella rete è stato sia tattico che tecnico. Tattico perché sull’attacco della Lazio la difesa di Prandelli si è slabbrata sulla destra: troppo spazio a Luis Alberto, ancora di più ad Acerbi su cui Venuti ha chiuso in netto ritardo. Il cross del difensore ha raggiunto sul secondo palo Lazzari che non è un gigante ma ha sovrastato di testa Biraghi (errore tecnico), palla in area piccola dove Caicedo ha incenerito Pezzella, i cui limiti di marcatore sono apparsi di nuovo evidenti, anche se non per questo vanno tolti meriti all’attaccante, bravissimo nella girata in porta. Dicono che Caicedo sia un mancino. Sarà. Ma questo gol di destro è da...destro.

    SE LUIS ALBERTO E’ LIBERO... - Prandelli aveva cambiato quattro giocatori rispetto al Bologna e rimesso Amrabat al centro del centrocampo, nel ruolo più innaturale per l’ex veronese. Il vero problema tattico era legato però alla posizione di Bonaventura, mezz’ala, ma soprattuto secondo trequartista a destra (l’altro era Ribery a sinistra). Dalla zona di Bonaventura partiva in piena libertà Luis Alberto, ovvero il giocatore più creativo della Lazio. Godendo di tanto spazio, il 10 della Lazio per tutto il primo tempo è stato sempre in gioco con la sua qualità. Nella stessa maniera con cui era nato il gol, due minuti dopo la Lazio con Marusic ha colpito il palo esterno. L’azione era condotta sempre dal libero Luis Alberto, la differenza era solo nell’uomo del cross, non Acerbi da sinistra ma Luiz Felipe da destra, testa di Marusic (saltato oltre le spalle di Venuti) e palo esterno. La Fiorentina sembrava sorpresa dagli attacchi dei due difensori, attacchi che fanno parte da sempre del gioco di Inzaghi. Dopo il gol e il palo, su Luis Alberto è uscito un paio di volte Martinez Quarta finché Bonaventura ha arretrato la sua posizione e si è piazzato sullo spagnolo. Tardi, molto tardi.

    FUORI RIBERY - Per 45' la difesa della Lazio ha chiuso bene sul vivace Vlahovic (Hoedt gli ha concesso un solo tiro respinto dal rientrante Strakosha) e soprattutto su Ribery che ha alzato bandiera bianca dopo 37' senza aver combinato niente di che. Prandelli non ha messo Kouamé e nemmeno Callejon (entreranno nella ripresa per cambiare la squadra), ma Eysseric (presenza impalpabile) sempre sulla sinistra. La Lazio continuava a uscire in contropiede, Immobile ha segnato su splendido assist di Luis Alberto ma il Var lo ha pizzicato in contropiede.

    INIZIATIVA FIORENTINA - Nel secondo tempo la Lazio è calata, anche se non visibilmente come domenica a Marassi, e ha lasciato l’iniziativa agli avversari che al 90' hanno raggiunto il 57 per cento di possesso palla. Possesso che la Fiorentina avrebbe dovuto sfruttare in un altro modo, alzando il ritmo e aumentando la velocità, invece la manovra era troppo lenta per sorprendere Hoedt e compagni. Dopo un’ora sono iniziati i cambi. Inzaghi si è accorto che la squadra era in flessione sul piano atletico, così ha tolto Caicedo, messo dentro Akpa Akpro e avanzato Luis Alberto come seconda punta; tre minuti dopo Prandelli ha tolto Venuti (troppo tenero) e inserito Callejon, ma alle spalle di Bonaventura, la Fiorentina ha continuato col 3-4-2-1 e lo spagnolo era l’esterno di destra di centrocampo, posizione in cui è rimasto 13 minuti toccando un solo inutile pallone.


    IL COLPO DI IMMOBILE - La Lazio ha segnato il 2-0 su calcio d’angolo e anche stavolta Biraghi è stato pesantemente coinvolto. Luis Alberto ha pennellato dalla bandierina, è sbucato il sinistro di Acerbi deviato da Dragowski ma su Immobile lasciato libero da Biraghi, botta di destro e palla sotto l’incrocio dei pali. Era il 30', la Fiorentina aveva cambiato assetto 2 minuti prima passando al 4-2-3-1 con l’inserimento di Lirola (come terzino destro) per Martinez Quarta e Kouamé per Bonaventura. Due mediani, Amrabat e Castrovilli, poi Callejon finalmente nel suo ruolo di ala destra, Kouamé dietro Vlahovic e l’evanescente Eysseric a sinistra. Così i viola hanno spinto indietro la Lazio che Inzaghi continuava a proteggere con Radu al posto di Lazzari e Cataldi al posto dell’anonimo Escalante. Le ultime quattro occasioni, gol compreso, sono state tutte di marca viola. La prima: Milinkovic ha salvato sulla linea di porta, con Strakosha battuto, un gol di Castrovilli (sempre più incisivo). La seconda: Acerbi ha salvato prima su Kouamé e poi su Vlahovic dopo un passaggio indietro troppo corto di Patric. La terza, il gol su rigore: stavolta è stato Strakosha a sbagliare il passaggio, Callejon ha agganciato il pallone, l’ha messo in area per Vlahovic che ha concluso male perché Hoedt lo ha strattonato; lo stesso Vlahovic ha fatto centro dal dischetto al 43'. La quarta: Castrovilli per Callejon e difesa laziale in chiara difficoltà. Per la Fiorentina era troppo tardi.

    :(actionzone)

    IL TABELLINO

    Lazio-Fiorentina 2-1 (1-0 primo tempo)

    Marcatore: 6' Caicedo (L), 75' Immobile (L), 88' rig. Vlahovic (F)

    Assist: 6' Lazzari

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe (46' Patric), Hoedt, Acerbi; Lazzari (77' Cataldi), Milinkovic, Escalante (77' Radu), Luis Alberto, Marusic, Caicedo (58' Akpa Akpro), Immobile (89' Muriqi). All.: Inzaghi.

    Fiorentina (5-3-2): Dragowski; Venuti (60' Callejon), Quarta (73' Lirola), Pezzella, Igor, Biraghi; Amrabat, Bonaventura (73' Kouamè), Castrovilli; Ribery (38' Eysseric), Vlahovic. All.: Prandelli.

    Arbitro: Rosario Abisso (sez. di Palermo)

    Ammoniti: 43' Luiz Felipe (L), 45' Escalante (L), 82' Castrovilli (F), 88' Hoedt (L).


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