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    La Juventus Women presenta la nuova stagione: Canzi, l'idea su Lehmann e cosa cambierà

    La Juventus Women presenta la nuova stagione: Canzi, l'idea su Lehmann e cosa cambierà

    • Cristiano Corbo e Miriana Cardinale
    Adattarsi alle giocatrici. Senza numeri in testa, ma con un contesto piuttosto chiaro: la Juventus Women farà "un calcio aggressivo", proprio come piace (e ha sempre fatto) Max Canzi, nuovo allenatore delle bianconere, oggi presentato alla stampa all'Allianz Stadium. "Arrivare qui per me è un punto d'arrivo - dice -, ma non voglio essere frainteso". Si capisce: 30 anni sui campi, a volte impolverati, a volte con l'erba tagliata alla perfezione, danno la dimensione del percorso. Spiegano l'emozione del traguardo. 

    LA NUOVA STAGIONE - Ma saprà adattarsi, Canzi? E perché l'ha fatto? Braghin, scherzando, ha confidato di 20 persone che quella domanda l'hanno già posta. In conferenza è arrivata la ventunesima: "La parola che mi piace di più è 'passione', ha contraddistinto tutta la mia carriera". Gli obiettivi: entrare in Champions League, il resto si vedrà e lo dirà il rettangolo verde. Ma soprattutto la crescita delle giocatrici, elemento che ha caratterizzato questo tipo di ricerca di Braghin, attento prevalentemente a uno sviluppatore di gioco. 

    IL PEZZO FORTE - Tra qualche giorno inizierà la nuova stagione, la Juventus Women ripartirà con le nuove leve - su tutte, Alisha Lehmann - e naturalmente con le giocatrici più esperte. No, non chiamatele senatrici: "Non mi piace molto - ammette Canzi -, sminuisce il loro ruolo tecnico". Che è pesante quanto quello nello spogliatoio: "Ho parlato con alcune di loro, di persona o al telefono. Sicuramente loro mi aiuteranno a capire cos'è la Juventus. Sono giocatrici importanti, che hanno fatto la storia e che sanno come si vince". Dovranno trasmetterlo alle compagne, e velocemente. Alisha compresa, che sarà gradualmente inserita nel possibile 3-4-3 di Max Canzi. Lehmann potrebbe agire nel tridente offensivo, prevalentemente a sinistra. Sarà con Beccari, Cantore e Thomas l'arma (in più) offensiva. Se manterranno promesse e premesse, "l'aggressività" di cui parlava Canzi sarà una semplice conseguenza. 

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