Redazione Calciomercato
La Juventus vince il solito squilibrato derby col Torino: Yildiz delizia e rievoca Del Piero
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L'APPROCCIO - Primo tempo senza storia, solo gloria per la Juve. Cambiaso fa tutto e tutto bene, compresa quella che ormai sembra la sua firma su ogni partita: discesa travolgente e pericolo costante. Stavolta ne beneficia Weah, già al quarto gol stagionale: complimenti. Squadra bianconera in crescita di autorità e autostima. Non si capisce l’esatta divisione tra meriti bianconeri e colpe granata, ma non c’è partita. Thuram e ancor più Koopmeiners in crescita netta, governati da Locatelli regista che stravince con l’antagonista azzurro Ricci. Festeggia la prima chiamata spallettiana Savona, con Gatti e Kalulu soliti bodyguard. Perin sta quasi a guardare, Yildiz prova a deliziare. Sul bloc notes del derby mancano appunti su Vlahovic, che si vede pochissimo. E quel pochissimo non è granché: dura una caterva di minuti (72) poi lascia il posto a Conceicao e il ruolo a Weah.
LA RIPRESA - Il Toro del primo tempo è stato cancellato, quello della ripresa ha almeno provato a combinare qualcosa di decente. Ci è riuscito appena un po’. Tanto impegno, ma appena un tiro in porta e in prossimità del 90mo. Non c’è mai stata l’impressione che il derby si potesse riaccendere. Primo tempo senza storia, secondo tempo per la gloria. Fa festa la Juve, come puntualmente accade in questo derby che ormai ha le stesse proporzioni statistiche di Real Madrid-Rayo Vallecano o Barcellona-Espanyol. L’equilibrio non abita dalle parti di Torino.
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a mio modesto parere, dopo tanti tentativi, questo è l'anno buono che il Torino retrocede. pratic...