
La Juventus lo scarta, lui si prende la nazionale spagnola: continua il magic moment di Huijsen
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La Juventus lo ha scartato senza troppi complimenti l'estate passata – dopo averlo ceduto in prestito alla Roma da gennaio a maggio 2024 – e ora Dean Huijsen cattura le attenzioni di diverse big di Premier League e del calcio europeo, oltre alla prima convocazione con la nazionale spagnola. L'infortunio al ginocchio del centrale del Barcellona Inigo Martinez, che non potrà così sfidare l'Olanda nei quarti di finale di Nations League, ha infatti aperto al classe 2005 le porte della squadra campione d'Europa guidata da Luis de la Fuente. Dopo aver scelto nei mesi scorsi le Furie Rosse invece degli Oranje, Huijsen dimostra di essere entrato in una nuova dimensione a soli pochi mesi dal tormentato e discusso addio ai colori bianconeri.
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Il destino vuole che tutto ciò avvenga proprio in concomitanza con uno dei momenti più complicati della recente storia della Juventus. La doppia pesante sconfitta contro Atalanta e Fiorentina - 7 reti totali al passivo - ha fatto precipitare la formazione di Thiago Motta fuori dai primi quattro posti della classifica di Serie A, con la partecipazione alla prossima Champions League che ad oggi sarebbe sfumata. Alla pari della corsa Scudetto e degli ottavi di finale di Champions o delle semifinali di Coppa Italia, sfumate (come pure la Supercoppa Italiana) nello spazio di pochissime settimane. Un progetto molto vicino al poter essere definito fallimentare e del quale Dean Huijsen non ha fatto parte, dopo la decisione del club bianconero di cederlo per appena 15 milioni di euro al Bournemouth.
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Con cui è in lizza per un piazzamento Champions nella prossima annata sportiva e grazie a cui si è conquistato un'importante considerazione degli addetti ai lavori a livello internazionale. Questa l'amara riflessione di Huijsen, nei giorni scorsi, dalle colonne di Marca: "La Juventus si è comportata male con me? Forse. Sono andato in prestito alla Roma, sono tornato, e posso capire che volessero vendermi o qualsiasi cosa servisse alla società l'estate scorsa, ma sono arrivato il primo giorno dopo le vacanze estive, e mi hanno detto che dovevo andare, ma che non mi avrebbero costretto. mi hanno fatto allenare da solo e cose del genere. È stato un po' brutto, anche perché ero lì da tre anni, dai tempi dell'U17, e volevo solo avere una chance con la prima squadra della Juve".
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un paio di persone se ne sono uscite entrambe con la frase "non avete idea di quello che succede...