Juventus impotente, non è solo Vlahovic: c'è un dato che deve preoccupare Thiago Motta

Cristiano Corbo, inviato a Torino
2 ore fa
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Si può passare dall'esaltazione più totale alle difficoltà più estreme? Si può farlo, poi, in appena tre giorni? Le montagne russe della Juventus fanno spavento: si va in picchiata, e in un senso e nell'altro, ma specialmente dal punto di vista della produzione offensiva. Chiariamo, e proprio con un dato: nelle prime due gare, 6 punti e 6 gol fatti; ultime 3 con 3 punti figli di 3 pareggi e 0 gol fatti. Dramma amletico: essere o non essere, una squadra realmente offensiva?

SPIEGAZIONI - Al momento, la Juve non è. E non è soprattutto quando non riesce a trovare spazio per dare linfa agli esterni. Yildiz si è preso quello che ha potuto, Nico si è preoccupato più di dare manforte alla manovra difensiva. E davanti? Davanti c'era Vlahovic, un po' supportato da Koopmeiners e un po' da McKennie. Comunque, mai lasciato solo, perché da solo proprio non può stare. Nel tumulto delle azioni che passavano, la Juventus allora ha provato a costruire dove ha trovato sbocchi, e cioè sugli esterni. Ci ha provato con una costanza mai vista prima, in una gara colma di traversoni come proprio non si vedeva da tempo. E' stato un tiro al bersaglio senza mai centrarlo: DV9, l'uomo in più, è diventato il padrone di casa del taschino di Buongiorno. Si sono più incontrati che scontrati, perché Dusan non ha mai saputo anticipare sul guizzo, sulle intenzioni, sulle chiusure. Perdendo duelli senza mai realmente affrontarli.

IL DATO - Pure qui, dato più che emblematico: la produzione di xG passata delle prime partite era a 1.21, con 6 gol fatti; ora è calata a 0.56, con 0 gol segnati. Sembra passata un'era geologica e invece di mezzo c'è stata soltanto una sosta. In più, l'impatto dal vivo non va sottovalutato: l'idea della Juve è quella di trovare sempre il giocatore meglio posizionato per concludere. Dunque non va da fuori, non cerca la giocata sporca, non va di prepotenza - anzi: l'ha fatto una volta Cambiaso per Koopmeiners, che ha sparato alto - e allora proprio non riesce a chiudere i conti. Neanche con la propria impotenza. A tal punto da chiederselo, a denti più larghi rispetto alle ultime volte: c'è un problema di fondo oppure ogni partita è diversa, così come sostiene Thiago? Due indizi fanno una prova, figuriamoci tre...

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