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    La Juve vola ma scivola dal dischetto: troppi errori. E Allegri si arrabbia...

    La Juve vola ma scivola dal dischetto: troppi errori. E Allegri si arrabbia...

    • Nicola Balice, inviato a Torino

    C'è chi guarda alla forma e chi alla sostanza. In casa Juve il partito dell'estetica fine a sé stessa non ha praticamente alcun tesserato, quello del risultato prima di tutto è invece una maggioranza schiacciante. E la bacheca parla chiaro, a maggior ragione nell'era Allegri. Siamo a metà marzo e la Juve è esattamente dove voleva essere. In testa alla classifica, per qualche ora o virtualmente aspettando prima Inter-Napoli e poi Juve-Atalanta, ai quarti di Champions e in finale di Coppa Italia. Ritrovati antichi equilibri la formazione di Allegri non subisce più nulla, da Marassi in poi solo una rete subita (ininfluente, quella di Caceres a Verona) e appena un pareggio (lo 0-0 con l'Inter). Tanti infortuni, quelli sì. Che stanno complicando i piani soprattutto in attacco. Ma per il resto, tutto lascia sperare in casa Juve che si possa davvero arrivare fino in fondo in ogni competizione, ammesso che il serbatoio non si esaurisca prima del tempo. Specialmente ora che Higuain e Dybala sono tornati ad essere decisivi sotto ogni punto di vista: fino al derby il Pipita, con la Lazio la Joya, da Wembley anche insieme. Con un unico neo in comune: un dischetto fin qui stregato.

    TABU DI RIGORE – Prima del clamoroso ko interno con la Roma, il vantaggio del Napoli in campionato era alla fine della fiera riassumibile nei due errori dal dischetto di Dybala contro Atalanta e Lazio: due rigori sbagliati che son costati tre punti e a conti fatti l'inizio della crisi del numero dieci bianconero dopo un avvio di stagione da fenomeno. Poi il pallone è passato ad Higuain e in coppa Italia a Pjanic: nell'andata di Champions il primo errore del Pipita che nella sua carriera ha già collezionato diversi rigori sbagliati piuttosto pesanti, poi si è messo in prima persona a fare in modo che non influisse sulla qualificazione. Oggi il secondo penalty sbagliato consecutivamente, su gentile omaggio dello stesso Dybala che ha anche annunciato come la strategia dei due compagni amici non cambierà: il rigorista è lui, ma se dovesse aver già segnato lascerà ancora la palla al Pipita. Mentre Allegri si arrabbia, pizzicato dalle telecamere. Perché alla fine della stagione saranno i dettagli a fare la differenza, quattro rigori sbagliati sono tanti. La Juve dovrà essere ancora più forte, per fare in modo che non siano troppi o troppo pesanti.

    @NicolaBalice


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