Juventus FC via Getty Images
La Juve via dalla Superlega: le minacce Uefa, il ruolo di Gravina, un altro forte strappo fra Elkann e Agnelli
LA SUPERLEGA RIBADISCE: JUVE MINACCIATA DALLA UEFA - Per quanto concerne le minacce della Uefa, non sembra pensarla allo stesso modo la A22 Sports Management, la società alle spalle del progetto Superlega, la quale, attraverso la testata spagnola As, annuncia che presenterà al giudice del Tribunale provinciale di Madrid e alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea "prove inconfutabili e inequivocabili" di "minacce e coercizione" dell'Uefa nei confronti del club bianconero per evocare l'abbandono del progetto. Le indiscrezioni dalla Spagna parlavano di una minaccia di esclusione dalle coppe di cinque anni, mentre citando A22 As riferisce di un'"inaccettabile pressione a cui è stata sottoposta la Juve, che è stata minacciata di essere cacciata dalle competizioni europee per tre anni se non avesse abbandonato il progetto Superlega".
IL RUOLO DELLA FIGC - Allargando il quadro, emerge anche un ruolo importante di tessitura e mediazione da parte della Figc e del presidente Gabriele Gravina. Pur senza mosse ufficiali, la Federcalcio nelle ultime settimane ha contribuito al riavvicinamento fra la Juventus e la Uefa di Aleksander Ceferin.
JUVE, STRAPPO CON IL PASSATO - Sul fronte 'interno' alla Juve, invece, le mosse di queste ore rappresentano un altro forte strappo rispetto alla gestione di Andrea Agnelli. Là dove la Juve di John Elkann patteggia con la Giustizia Sportiva italiana, Agnelli non lo fa e prosegue l'iter processuale, là dove la Juve fa un passo indietro rispetto alla Superlega, Agnelli continua a essere uno dei promotori principali del progetto.