Dovendo far la spesa ancora una volta con la formula del leasing, mentre si stanno abbassando le saracinesche del mercato, Beppe Marotta difficilmente potrebbe pescare uno meglio di Marco Borriello. È lui il candidato, o lo era fino a notte fonda, per rinforzare l'attacco della Juve, ora un po' troppo rimpicciolito. L'alzerebbe di preziosi centimetri, fornendo così quel gioco aereo per dare un senso ai cross che dovranno arrivare dalle corsie, come da manuale di Gigi Del Neri. Una fila di condizionali solo perché la trattativa tra la Juve e il giocatore s'è incagliata già a tarda sera, tirando avanti ben oltre la mezzanotte. Andasse male, ed è una possibilità, oggi la Juve darebbe l'ultimo assalto a Giampaolo Pazzini, scelta numero uno mai abbandonata.

Nel frattempo, ha annodato la discussione per Borriello, ottenendo in breve l'ok del Milan per il prestito (a due milioni di euro) con diritto di riscatto (a 14), ma trovandosi in salita con Tiberio Cavalleri, l'agente dell'attaccante. Del resto si partiva da cifre non proprio secondarie: stipendio milanista sui 3,5 milioni e, soprattutto, richiesta di allungare il contratto fino al 2013. Pure dopo il nulla osta di Galliani, insomma, è stata discussione seria, e chissà quanto e se ha influito la hit di preferenze dell'attaccante, che davanti alla Juve avrebbe messo Roma, pronta a inserirsi, e Manchester City.

Verità per verità, Borriello è stata l'ultima idea della Juve, non la prima opzione. Sul block notes di Marotta resta Pazzini, che però mai la Samp mollerebbe se non davanti a un'offertona sui 20-25 milioni di euro. Niente piani di finanziamento, con Garrone. Per razziarlo all'ultimo giorno di shopping, ci vorrebbe davvero una magia. L'altra strada aveva così portato a Madrid, casa Florentino Perez, per ottenere il prestito di Karim Benzema: il francese voleva giocare, e ora lo fa solo da cambio di Higuain, e poi il Real proprio sul Pazzo aveva posato gli occhi. Se invece i colloqui notturni si chiuderanno bene, l'uomo della provvidenza sarà davvero Borriello.