La Juve tenta l'assalto a Rossi
Volti scuri, poca voglia di parlare e soprattutto nessuna trattativa conclusa. Le facce e la fretta nervosa di Andrea Agnelli e Beppe Marotta ieri a Milano non mascheravano il disappunto di una giornata iniziata in salita e conclusa con un gelo imprevisto. La Juve voleva garantirsi Inler e provare a rilanciare su Sanchez, ma ha sbattuto contro il muro dell'Udinese. Gli incontri con i dirigenti friulani non hanno prodotto i risultati sperati. Nella sede della Lega serie A, oltre alla riunione dell' assemblea, all'ordine del giorno c'era l'assalto finale a Gokhan Inler da parte della Juve. La proposta di versare 13 milioni di euro più una contropartita tecnica (Giandonato in primis oppure uno tra Ekdal, Marrone e Lanzafame) però è stata bocciata da Gino Pozzo. Il figlio del patron dell' Udinese a Marotta ha risposto che la cifra giusta è 18 milioni (offerta tempo fa dal Napoli) e il discorso delle contropartite poteva essere valido solo in caso di trattativa combinata con Sanchez.
Il ragionamento ha spiazzato la Juve, soprattutto alla luce del pressing del Barcellona per ingaggiare l'attaccante cileno, ma allo stesso tempo i bianconeri si sono presi una pausa di riflessione. Avendo già l'accordo col mediano (quadriennale da oltre 2 milioni) non vogliono alimentare un'asta e sperano di far calare il prezzo. Inler è una pedina fondamentale nello scacchiere di Conte, ma ora c'è la necessità di ingaggiare esterni e un attaccante e questo ha frenato la trattativa. In più Sanchez, da primo obiettivo bianconero, è diventato non troppo a sorpresa il colpo di mercato del club catalano. I blaugrana hanno offerto circa 30 milioni di euro più il giovane attaccante Bojan Krkic per arrivare al «Niño Maravilla» e così ieri sera Pozzo jr è volato a Barcellona, dove vive il padre, per intavolare la trattativa e chiuderla in tempi rapidi.
Il passaggio di Sanchez al Barça spalanca così la strada a Giuseppe Rossi per un ritorno nel campionato italiano. L'azzurro era promesso sposo della squadra di Guardiola, ma l'evoluzione del mercato ha rimescolato le carte: dopo la sponsorizzazione di Pirlo («Rossi è un affare», ha detto il regista dal ritiro dell'Italia) e un antico corteggiamento da parte di Marotta, il «Pepito» si candida a un posto nella Juve. Inter permettendo, che l'ha sempre considerato l'alternativa a Sanchez e Tevez, e così ieri il suo agente Federico Pastorello era a Milano, tra la sede della Lega e l'hotel Hilton, per sondare il terreno di bianconeri e nerazzurri.
Rossi è un'operazione da 30 milioni di euro (questa la clausola rescissoria stabilita dal Villarreal), ma nei ragionamenti juventini c'è spazio anche Mirko Vucinic. La punta della Roma vorrebbe cambiare aria e così ieri sera, a cena, il suo agente ha incontrato Marotta e Paratici per capire i contorni dell'affare. Vucinic non è una priorità della Juve, che in cambio offrirebbe Amauri, ma un' alternativa di alto livello.
Sempre nella Capitale, ma sponda laziale, i dirigenti bianconeri guardano con interesse a Lichtsteiner. Nella lunga giornata di Lega, iniziata alle 10 del mattino e conclusasi solo dopo le 18,30, Marotta ha avuto modo di parlare con Lotito e fare qualche passo in avanti per il terzino destro svizzero. La trattativa non sarà facile, visto che la Lazio vuole 12 milioni di euro, ma l'interesse è concreto.