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La Juve studia Barco, il nuovo gioiello del Boca Juniors che piace a Guardiola
L'INTUIZIONE - La svolta è arrivata col cambio di ruolo: "Ho studiato Marcelo, mi ispiro a lui". Qualche metro più indietro et voilà, il gioco è fatto. Ci aveva visto lungo Ramon Maddoni, storico osservatore argentino che dopo qualche partita sulle tribune dello Estadio La Perrera a Las Parejas (provincia di Santa Fè), chiamò subito il Boca: "Prendetelo, è un talento". Disse la stessa cosa di Tevez, Riquelme, Redondo e Cambiasso. Valentin aveva appena 9 anni, ma il Boca non se lo fece ripetere due volte.
JUVE-BARCO: LA SITUAZIONE
SACRIFICI - Capello rosso fuoco, grande personalità e determinazione. Fin da piccolo: prima di trasferirsi a Buenos Aires faceva 400 chilometri per andare agli allenamenti. Veinticinco de Mayo-Casa Amarilla su e giù tre volte a settimana, sguardo fuori dal finestrino e mille sogni per la testa. Sveglia puntata alle 5 di mattina per studiare, perché la scuola era la priorità; sì, per la famiglia. Il suo chiodo fisso quel pallone che rotolava: "Andava ad allenarsi anche quando aveva la febbre" racconta mamma Patricia, che si commuove quando ripensa ai sacrifici fatti per il figlio: "Ci sono stati momenti in cui avevamo soldi solo per benzina e autostrada".
GLI OCCHI DI PEP - Sulla fascia spinge come un treno, piede sinistro e tiro facile. Nelle quattro presenze che ha fatto in prima squadra c'è anche un salvataggio sulla linea contro il Banfield. Lo studia la Juve ma anche Pep Guardiola, che secondo la stampa inglese è letteralmente innamorato del ragazzo. Il City ultimamente è spesso attento ai talenti argentini, dopo Julian Alvarez ha speso più di 10 milioni per il 2003 Perrone (preso dal Velez) e ora ha messo nel mirino Valentin Barco. Il nuovo gioiello del Boca Juniors che sogna l'Europa.
@francGuerrieri