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La Juve sedicesima vede i fantasmi: 'C'era gente che aveva paura di giocare con il Malmoe'
INIZIO SHOCK, CHE JUVE E'? - Con un punto in tre partite di campionato, la Juve è ai margini della zona retrocessione, con la vetta della classifica che è distante 8 punti. Un punto come nel 2015-16, quando i bianconeri persero con Udinese e Roma e pareggiarono con il Chievo, prima di una clamorosa rimonta che li portò allo scudetto. Allora, però, si trattava di una Juve che aveva sicuramente più classe, sostanza e attributi rispetto a quella attuale. Ecco perché adesso quei fantasmi evocati da Allegri tornano più che mai attuali. Dopo tre eliminazioni pesanti e inattese (dopo l'Ajax, sono arrivati il Lione, con Sarri, e il Porto, con Pirlo), e dopo un inizio shock in Serie A, che Juve dobbiamo aspettarci martedì sera in Svezia? Una Juve che, di nuovo, ha paura di giocare contro il Malmoe?
TORNANO I SUDAMERICANI, E CHIESA? - Di sicuro, rispetto alla trasferta di Napoli, Allegri ritrova uomini importanti, e stiamo parlando ovviamente dei sudamericani: il tecnico infatti potrà schierare Paulo Dybala, Rodrigo Bentancur, Alex Sandro e Danilo. Restano ancora da capire invece le condizioni di Juan Cuadrado, rimasto bloccato in Colombia per via di una gastroenterite e sbarcato a Torino in ritardo rispetto ai tempi previsti. Sempre in bilico, invece, Federico Chiesa, dopo lo stop per via di un fastidio muscolare privo di lesioni. Al di là delle considerazioni tecniche e tattiche, ora la Juve e Allegri hanno bisogno di giocatori che non abbiano paura di niente, non solo del Malmoe. Una volta ritrovati convinzione e personalità (a partire dal portiere), si potrà tornare a parlare di schemi e moduli. Il Malmoe, un'altra volta, fa dà unità di misura delle ansie juventine.
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