AFP/Getty Images
La Juve scopre il talismano Mandzukic
Qualcuno aveva già iniziato a storcere al naso e a rimpiangere l'addio ad agosto di Fernando Llorente, ma Mario Mandzukic ha dimostrato una volta di più di essere giocatore con le spalle larghe e con la personalità necessaria per lasciarsi alle spalle anche le critiche più pesanti. Pagato 19 milioni di euro dopo un'annata tutt'altro che esaltante all'Atletico Madrid, l'inizio dell'avventura bianconera del bomber croato era stato molto al di sotto delle aspettative, in linea col faticoso avvio di stagione della formazione di Massimiliano Allegri. Che contro ogni pronostico lo ha preferito ad Alvaro Morata contro il Manchester City in una delle gare più importanti dell'anno per una Juve ancora alla ricerca della continuità di risultati e di un'identità di gioco precisa.
La scelta ha pagato, col quinto gol stagionale di Mandzukic, il secondo in tre partite di Champions (entrambe contro gli inglesi) e un dato degno di nota: quando l'ex Wolfsburg e Bayern segna, la Juve vince regolarmente. Era andata così col City nel match d'andata e contro Atalanta ed Empoli in campionato e il problema alla coscia che lo ha costretto ieri ad abbandonare il campo con la borsa del ghiaccio sulla coscia sinistra è già superato, tanto che Supermario si candida ancora una volta a scalzare Morata dalle gerarchie in vista della prossima partita contro il Palermo.
La scelta ha pagato, col quinto gol stagionale di Mandzukic, il secondo in tre partite di Champions (entrambe contro gli inglesi) e un dato degno di nota: quando l'ex Wolfsburg e Bayern segna, la Juve vince regolarmente. Era andata così col City nel match d'andata e contro Atalanta ed Empoli in campionato e il problema alla coscia che lo ha costretto ieri ad abbandonare il campo con la borsa del ghiaccio sulla coscia sinistra è già superato, tanto che Supermario si candida ancora una volta a scalzare Morata dalle gerarchie in vista della prossima partita contro il Palermo.