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La Juve prenderà anche Higuain: ora iscrivetela al campionato europeo
Se davvero il finale di questa storia di mercato fosse quello che abbiamo appena prospettato, ci sarebbero soprattutto due considerazioni da fare.
Numero uno: la Juve, intesa come società, è di un altro pianeta. Con il quinto scudetto consecutivo sul petto, compie due operazioni spietate: toglie alla Roma, terza classificata dell’ultimo campionato, uno dei giocatori migliori, Pjanic, e probabilmente porta via al Napoli, secondo classificato, il centravanti puro più forte del mondo, Higuain. L’obiettivo è evidente: aumentare le possibilità di conquistare la prossima Champions. E in effetti, con il Pipita, la Juve partirebbe alla pari con le grandi d’Europa: Barcellona, Real, Bayern. Questa dirigenza, va detto in modo chiaro, merita solo applausi.
Numero due: la Juve, intesa come squadra, è di un’altra galassia. Superiore non di tanto, ma di troppo, rispetto a qualsiasi avversaria italiana. Non si tratta di una buona notizia per il nostro calcio. Anzi. In pratica già sappiamo come finirà il prossimo campionato, almeno per quanto riguarda il primo posto. Un po’ come accade in Germania o in Francia, dove c’è da stupirsi quando Bayern Monaco o Paris Saint-Germain non festeggiano con otto o dieci giornate d’anticipo. Quello che era il campionato più combattuto e difficile del mondo, e di cui andavamo orgogliosi, rischia di trasformarsi in un monologo, in una passerella, un anno dopo l’altro. Tant’è vero che la Juve nella prossima stagione potrebbe raggiungere un risultato mai ottenuto da nessuno nella storia: il sesto scudetto di fila.
Soltanto se i bianconeri si iscrivessero a un altro campionato, diciamo a un torneo esclusivo riservato alle grandi d'Europa, abbandonando la serie A, potremmo tornare a vedere una lotta al vertice incerta e appassionante. Perciò l’idea della superlega continentale è sempre più concreta. Pensateci: d’un tratto tornerebbero a essere equilibrati campionati senza storia come quelli tedesco, francese e, appunto, italiano. Un paradosso? Sì. Per ora.
@steagresti