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La Juve pensa a Vlahovic. E il riscatto di Morata sembra già lontanissimo
IN BILICO - A differenza degli altri compagni attualmente in prestito, per Morata si parla solo di diritto di riscatto. E se è vero che è stato lui il primo colpo della nuova Juve di Allegri con la decisione di rinnovare il prestito per altri 10 milioni dopo quelli versati per la scorsa stagione, se è vero che è stato sempre lui il titolare fisso nel ruolo di centravanti fino all'infortunio, è comunque altrettanto vero che è ancora lui a essere di nuovo messo in discussione. Per effettuare un colpo in attacco, difficilmente la Juve potrà permettersi anche di riscattare Morata per altri 35 milioni. Anche perché nel frattempo Dybala avrà rinnovato e non sarà messo in discussione tanto facilmente, di Chiesa e Kean si è già detto, mentre Kulusevski fa parte di tutta un'altra storia ugualmente da scrivere: lo svedese può finire sul mercato, decidere di non affondare il colpo con Morata fa parte di un ragionamento più immediato. Non sono pochi i 20 milioni spesi per questi due anni, sembrano troppi i 35 milioni per completarne l'acquisto e la Juve sta già guardando oltre. Le vie per consentire a Morata di coronare il sogno di restare a lungo a Torino sono poche e devono coincidere. Prima di tutto dovrà dopo l'infortunio riprendersi il posto che prima era assicurato e ora dipenderà dall'evoluzione della strana coppia in via di definizione Chiesa-Dybala, confermandosi poi a suon di gol e prestazioni. Poi ci dovrà essere da parte dell'Atletico Madrid la volontà di aprire a quello sconto che negli scorsi mesi ha congelato: la Juve ci aveva già provato, il tema è stato rimandato, ma alle attuali condizioni molto difficilmente l'operazione si completerà. Mica facile insomma, la vera missione di Morata sarà iniziare la stagione senza pensare troppo a come andrà a finire. Ma forse, ci è abituato.