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La Juve non molla, McKennie via solo alle proprie condizioni: palla al Leeds
LA TRATTATIVA – Anche perché c'è un punto su cui i due club proprio non sono riusciti a incontrarsi, almeno per ora. Non un problema di valutazione complessiva, compresa tra i 30 e i 35 milioni quella della Juve, una cifra che non spaventa il Leeds. Sempre che l'investimento sia ritenuto giusto. E da qui iniziano i problemi. Perché pur aprendo all'ipotesi del prestito, in casa Juve non ci si sposta dalla pretesa di un obbligo condizionato ma pressoché garantito. Al contrario il Leeds resta fermo sulla proposta con diritto di riscatto, anche se nelle scorse ore è stata ribadita la volontà di fare sul serio alzando la quota iniziale per il prestito oneroso anche oltre i 5 milioni. Passi avanti dunque, che per ora non bastano.
QUI JUVE – Una fase di stallo, momentanea, che in casa Juve sta portando alla creazione di due partiti. Tra chi sarebbe pure disposto a cercare una mediazione con il Leeds, magari spingendo ulteriormente sulla richiesta per il prestito oneroso ma anche individuando delle condizioni non automatiche per far scattare l'obbligo. E chi invece ritiene che il sacrificio di McKennie possa essere giustificato solo a fronte di un incasso garantito, che giustifichi le possibili difficoltà nelle rotazioni dei prossimi mesi considerando i punti interrogativi a livello di organico (soprattutto sulla fascia destra): un innesto last minute al suo posto infatti non è previsto. Tutto o niente quindi, Leeds informato, la partita è ancora in corso. Per arrivare alla fumata bianca mancano ancora dei passi, la Juve non vuole o non può compierli (almeno per ora), il Leeds ci pensa su.