Juve, la Giustizia s'è accorta che non era da sola. Che goduria l'Inter battuta da una plusvalenza, e Casadei come va?
Orsolini rientra infatti tra quei calciatori acquistati dalla Juventus per fare cassa e che a Torino ci venne solo per le visite mediche, ma in bianconero non giocò nemmeno una partita. La Juve se lo accaparrò 20enne nel mercato di gennaio 2017 dall’Ascoli pagandolo 6 mln. Nelle stagioni successive, lo prestò a 3.5 mln prima all’Atalanta e poi al Bologna, cedendolo poi ai felsinei in modo definitivo nell’estate 2019 per 15 e realizzandoci appunto una plus di 9. Orsolini servì più al bilancio che per il campo, Un vero peccato, considerando il valore tecnico del giocatore : per lui finora 7 gol e 3 assist nella stagione in corso. Un bel ruolino di marcia per l’ala bolognese che avrebbe sicuramente fatto comodo ad Allegri.
Cinque reti e 1 assist li ha fatti pure Cesare Casadei , l’ènfant prodige interista ceduto in estate al Chelsea e che ha fruttato al club nerazzurro 15 milioni di plusvalenza piena. Pure per lui, zero presenze tra i Blues nei suoi primi 6 mesi londinesi. Per giocare ha dovuto accettare, a gennaio, di scendere nella Serie B inglese, dove attualmente milita nel Reading (in prestito). La sua valutazione iniziale sui siti specializzati di calciomercato, quelli spesso consultati dalla magistratura ordinaria e sportiva, era di 1 milione. Finora però a nessuna procura, ordinaria o federale, è interessato farci un approfondimento, come invece avvenuto per Orsolini. Che gioca in Serie A ed è nel giro della Nazionale di Mancini.
Qualcosa però sta iniziando a muoversi. Da unica indagata in Italia, la Juventus potrebbe (usiamo il condizionale, non si sa mai) avere prossimamente dei compagni in questo viaggio nell’incubo delle penalizzazioni. Ovvero, tutti quei club con i quali è stata accusata di aver fatto “sistema”. Viene da dire, com’era naturale che fosse.
La Procura di Torino ha infatti trasmesso gli atti dell’inchiesta Prisma anche ad altre procure, affinché valutino se avviare indagini analoghe anche sui club di loro competenza territoriale. Sono quelle di Bergamo, Genova, Bologna, Udine , Modena e Cagliari alle quali fanno riferimento i club di Atalanta, Sampdoria, Bologna, Udinese , Sassuolo e appunto Cagliari.
Adesso vedremo se davvero, come si erano affrettati a specificare subito in tanti, non esistano elementi per riaprire un filone d’ inchiesta su di loro anche da parte della azzeccarbugliatissima giustizia sportiva, che per ora le ha tutte escluse da possibili penalizzazioni, colpendo duro solo la Juventus.
“Non esistono intercettazioni che vedano coinvolti altri dirigenti al di fuori di quelli juventini!” dicevano. Ma non è così, al telefono sono stati pizzicati pure loro, così come non è vero che le operazioni che riguardavano questi altri club si limitavano a pochi affari. Se alcuni i magistrati si sono spinti ad usare il termine “vassalli” significa che le trattative non erano sporadiche ma continuative, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno la teoria del “sistema” ad hoc addebitato alla Juventus.
Tutte le procure coinvolte dovranno verificare anche quelle trattative sospette di giocatori ceduti o acquistati attraverso accordi privati (obblighi di riscatto mascherati da diritto, ndr) e non depositati in Lega. Le cosidette “side letters”, altra prassi abbastanza comune, considerato il ricorso in molte compravendite effettuate dalla Juventus con gli altri club (e non dietro coercizione, ma piena accettazione consensuale). Se poi un accordo privato, scritto o solo verbale, dovesse essere obbligatoriamente dichiarato sui moduli federali e considerato illecito nel caso di mancato ottemperamento, lo stabilirà il magistrato.
Rientra tra questi accordi anche l’affare Orsolini. Buono, però, come i tortellini.