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Toro, la Juve divide Cerci e Immobile
Il quotidiano La Stampa fa il punto sulla trattativa sempre più complicata tra Torino e Juventus per la seconda metà del cartellino dell'attaccante granata Ciro Immobile (24), salito a quota 18 reti dopo 28 gare di campionato e sempre più conteso anche a livello internazionale. A Catania c'erano ancora gli osservatori del Borussia Dortmund a prendere nota delle statistiche del capocannoniere della Serie A e per sondare gli umore del bomber di Torre Annunziata, ma nelle ultime ore è spuntato anche il West Ham.
CAIRO OFFRE 6 MILIONI - Immobile, pagato solo 3 milioni di euro per la metà la scorsa estate, oggi ha una valutazione che balla tra i 10 e i 15 milioni di euro, destinata a salire ulteriormente se Cesare Prandelli lo convocherà per il Mondiale brasiliano di giugno. Ne è consapevole soprattutto la Juventus, che non ha alcuna intenzione di puntare sul giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile dopo averlo scovato a Sorrento e che spera invece di fare cassa con la sua cessione. Di contro, il Torino vuole farne il volto di una squadra che l'anno prossimo vuole fare il definitivo salto di qualità e tentare la qualificazione alle coppe europee. Scartata l'ipotesi del rinnovo della comproprietà, Cairo offre 6 milioni di euro ai bianconeri per riscttarlo definitivamente, ma la Juventus ne vuole di più.
SACRIFICIO CERCI - Si profila dunque il pericolo delle buste, un rischio che la dirigenza granata sa di non poter correre, considerando la disponibilità economica ovviamente superiore del club di corso Galileo Ferraris. Entra in scena, dunque, il fattore Cerci, con l'esterno di Valmontone che potrebbe diventare la moneta di scambio per facilitare la riuscita dell'affare Immobile. Il numero 11 di Ventura è un pallino di Antonio Conte, che lo considera pronto, anche a livello tattico e caratteriale, per il suo progetto di 4-3-3. Dall'altra parte, il Torino è entrato nell'ordine di idee che, dopo una stagione come quella che sta per concludersi, sarà difficile fare un mercato di un certo tipo senza fare qualche sacrificio. Via Cerci per tenere Immobile, è questa l'idea di mercato che sta prendendo sempre più corpo all'ombra della Mole.
CAIRO OFFRE 6 MILIONI - Immobile, pagato solo 3 milioni di euro per la metà la scorsa estate, oggi ha una valutazione che balla tra i 10 e i 15 milioni di euro, destinata a salire ulteriormente se Cesare Prandelli lo convocherà per il Mondiale brasiliano di giugno. Ne è consapevole soprattutto la Juventus, che non ha alcuna intenzione di puntare sul giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile dopo averlo scovato a Sorrento e che spera invece di fare cassa con la sua cessione. Di contro, il Torino vuole farne il volto di una squadra che l'anno prossimo vuole fare il definitivo salto di qualità e tentare la qualificazione alle coppe europee. Scartata l'ipotesi del rinnovo della comproprietà, Cairo offre 6 milioni di euro ai bianconeri per riscttarlo definitivamente, ma la Juventus ne vuole di più.
SACRIFICIO CERCI - Si profila dunque il pericolo delle buste, un rischio che la dirigenza granata sa di non poter correre, considerando la disponibilità economica ovviamente superiore del club di corso Galileo Ferraris. Entra in scena, dunque, il fattore Cerci, con l'esterno di Valmontone che potrebbe diventare la moneta di scambio per facilitare la riuscita dell'affare Immobile. Il numero 11 di Ventura è un pallino di Antonio Conte, che lo considera pronto, anche a livello tattico e caratteriale, per il suo progetto di 4-3-3. Dall'altra parte, il Torino è entrato nell'ordine di idee che, dopo una stagione come quella che sta per concludersi, sarà difficile fare un mercato di un certo tipo senza fare qualche sacrificio. Via Cerci per tenere Immobile, è questa l'idea di mercato che sta prendendo sempre più corpo all'ombra della Mole.
