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La Juve, l'idolo Nedved, il papà mister: Italia, Zappacosta è pronto per l'esordio
IDOLO NEDVED - Nelle giovanili nerazzurre inizia a farsi conoscere come esterno alto, ma la grande occasione arriva ad Avellino, soprattutto grazie a Rastelli, con cui cresce e migliora anche in difesa. E in Irpinia arrivano anche il primo stipendio, con cui Zappacosta si compra una macchina, e le prime convocazioni con l'Under 21. La svolta è il ritorno a Bergamo, per assaporare da protagonista la Serie A. Con ottimi risultati. 29 presenze e tre gol, alcuni dei quali tornando a giocare esterno di centrocampo. Come il suo idolo di sempre, Pavel Nedved: "Mi piaceva come persona e come calciatore", ha rivelato. "A lui ruberei tutto: grinta, completezza, determinazione e capacità di calciare con il destro e con il sinistro".
DALLA PANCHINA ALLA NAZIONALE - Una grande annata, di cui si accorgono tante squadre. Tra cui la "sua" Juventus, pronta a prenderlo in un'operazione in sinergia con il Sassuolo e continuare a farlo crescere in Emilia. Ma i bianconeri non affondano il colpo e a sopresa ad aggiudicarselo è il Torino. Primo anno non facile, con Giampiero Ventura che spesso gli preferisce Bruno Peres e lo manda in panchina. Nonostante questo, Conte lo chiama nella lista dei preconvocati per Euro 2016. Zappacosta non parte per la Francia, ma è solo questione di tempo. In estate il Toro cambia completamente: via Bruno Peres, via Ventura. Mihajlovic gli dà fiducia, l'infortunio di De Silvestri lo aiuta. E Zappacosta torna su alti livelli, tanto da meritarsi la chiamata di chi fino a pochi mesi prima non lo faceva giocare. E ora si prepara a esordire, la maglia azzurra numero 22 è pronta. A guardarlo ci sarà sempre papà Roberto: "Segue ogni mia gara, alla fine mi dice cos'avrei dovuto fare, cos'ho sbagliato. E poi, se me li merito, mi fa i complimenti". Ha convinto Ventura, quasi la sua Juve. A Vaduz Zappacosta spera di fare lo stesso con suo papà.
@marcodemi90