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    La Juve fa sul serio per Pogba: Raiola lavora al prestito, ecco come si può fare già a gennaio

    La Juve fa sul serio per Pogba: Raiola lavora al prestito, ecco come si può fare già a gennaio

    • Nicola Balice
    Nel 2016 Paul Pogba è passato dalla Juve al Manchester United, un ritorno clamoroso soprattutto per la portata dell'investimento. Ma la seconda luna di miele tra il centrocampista francese e i Red Devils non è mai andata benissimo. Così già dall'anno successivo e sempre di più, la possibilità di un secondo clamoroso ritorno al passato di Pogba è andata concretizzandosi. Operazione prima impossibile, poi quasi impossibile, infine soltanto molto difficile. E se non si fosse abbattuto il ciclone coronavirus anche economicamente sul mondo del calcio, probabilmente già la scorsa estate si sarebbe potuta realizzare: contatti avviati da tempo, il lockdown ha di nuovo reso impraticabile questa pista. Col passare dei mesi, però, la crisi tra Pogba e lo United si è ulteriormente acuita. Il contratto già prolungato grazie all'opzione unilaterale fino al 30 giugno 2022 non verrà più rinnovato, il progetto di fuga del centrocampista francese è quindi tornato di urgente attualità a Manchester. E le recenti dichiarazioni di Mino Raiola confermano la Juve in pole position assoluta. In Continassa si lavora per trasformare in realtà il PogBack, già a gennaio. Se negli scorsi mesi era semplicemente tornato impossibile, ora è di nuovo solo difficile ma possibile a determinate condizioni.

    LE CONDIZIONI – Prima di tutto, bisogna fargli posto, in organico e a bilancio. La partenza di Sami Khedira potrebbe non bastare, così come gli eventuali prestiti di giovani come Gianluca Frabotta. Molto di più può fare l'eventuale partenza di Federico Bernardeschi, guarda caso ora assistito da Raiola che resta regista fondamentale in questa operazione. Gli altri indiziati possono essere più o meno illustri, da Paulo Dybala ad Aaron Ramsey. Fare spazio è un primo passo fondamentale, non l'unico. Perché lo United nel rassegnarsi ad aver perso la scommessa Pogba, dovrebbe almeno inizialmente aprire al prestito, con riscatto da rimandare alla prossima estate che dovrà in ogni caso essere fissato a cifre reali nel calcio post-Covid a meno che non si riesca a trovare un complicato gioco di scambi. E poi torna il fattore Raiola, perché per accogliere Pogba sarà necessaria una rinuncia importante in termini di ingaggio e di oneri accessori: anche contando sulle agevolazioni fiscali del decreto crescita, le pretese di qualche mese fa dovranno lasciare spazio a una proposta che non potrà andare nella migliore delle ipotesi oltre la soglia De Ligt (8 netti più bonus). Difficile, difficilissimo. Ma la Juve ci prova. Anzi, ci riprova.

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