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La Juve fa sul serio per Pogba: Raiola lavora al prestito, ecco come si può fare già a gennaio
LE CONDIZIONI – Prima di tutto, bisogna fargli posto, in organico e a bilancio. La partenza di Sami Khedira potrebbe non bastare, così come gli eventuali prestiti di giovani come Gianluca Frabotta. Molto di più può fare l'eventuale partenza di Federico Bernardeschi, guarda caso ora assistito da Raiola che resta regista fondamentale in questa operazione. Gli altri indiziati possono essere più o meno illustri, da Paulo Dybala ad Aaron Ramsey. Fare spazio è un primo passo fondamentale, non l'unico. Perché lo United nel rassegnarsi ad aver perso la scommessa Pogba, dovrebbe almeno inizialmente aprire al prestito, con riscatto da rimandare alla prossima estate che dovrà in ogni caso essere fissato a cifre reali nel calcio post-Covid a meno che non si riesca a trovare un complicato gioco di scambi. E poi torna il fattore Raiola, perché per accogliere Pogba sarà necessaria una rinuncia importante in termini di ingaggio e di oneri accessori: anche contando sulle agevolazioni fiscali del decreto crescita, le pretese di qualche mese fa dovranno lasciare spazio a una proposta che non potrà andare nella migliore delle ipotesi oltre la soglia De Ligt (8 netti più bonus). Difficile, difficilissimo. Ma la Juve ci prova. Anzi, ci riprova.