I tifosi della Juventus vedono i fantasmi del passato. I sospetti che stanno circondando Antonio Conte non tengono di certo tranquilli i cuori bianconeri. Non addentriamoci nei fatti, che al momento sembrano ancora tutti da chiarire. Il nome del tecnico è stato fatto due volte da Carobbio, ex giocatore di Conte ai tempi di Siena. La notizia di oggi è che la Procura della Figc avrebbe già in mano riscontri sulle parole del centrocampista che mettono nei guai il suo ex allenatore. Ma tutto è da dimostrare ancora. In ogni caso il presunto reato contestato a Conte sarebbe quello di omessa denuncia, per non aver riportato agli organi di giustizia le voci sul tentativo di combine in Novara-Siena.

 

Piuttosto domandiamoci, cosa rischia la Juve? Poco o nulla, si sostiene da più parti. Vero, ma fino a un certo punto. Prendiamo il caso del Benevento, penalizzato per le colpe del portiere Paoloni, che però risalivano alla sua permanenza alla Cremonese. I campani furono stangati di 9 punti, poi ridotti a 6 e infine a 2 dal Tnas. Ma in quel caso si parlava di responsabilità ben più gravi del tesserato. Quindi da una parte va detto che non è sicuro che la Juve sia tranquilla perché ciò che viene addebitato a Conte risale al periodo di Siena. Dall'altra va evidenziato che se il Benevento per colpe gravi di un suo tesserato è stato penalizzato di 2 punti, la logica impone ai bianconeri di cavarsela eventualmente con molto meno.

 

Rischia di più Conte, che se venisse confermata la linea dei suoi delatori potrebbe essere squalificato anche per una stagione intera. Un provvedimento che inciderebbe ovviamente anche sul futuro della Juve. I fantasmi del passato, insomma, ritornano. Ma l'ambiente bianconero non deve temere sconvolgimenti. Un'altra Calciopoli è impensabile. E se lo scudetto dovesse arrivare sul campo, nessuno potrebbe poi revocarlo dalla scrivania. Che sia di un tribunale o di un organo sportivo...