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La Juve e l'idea del vice-Szczesny: tutto passa da Perin, Sirigu può essere un'occasione
In altri tempi e con un bilancio differente, la Juventus non si sarebbe fatta sfuggire un'occasione troppo ghiotta per sistemare la propria porta per un arco temporale piuttosto lungo come avrebbe potuto essere l'arrivo a parametro zero come Gianluigi Donnarumma. L'impossibilità di affondare il colpo - complice la mancanza di offerte concrete per Szczesny - e la proposta irrinunciabile del Paris Saint-Germain hanno spento ogni tipo di suggestione, ma i movimenti tra i pali in casa bianconera non si fermano qui. Anzi...
NODO PERIN - Salutato Buffon, che ha deciso di fare ritorno al Parma per chiudere un cerchio e da protagonista la propria carriera, la Vecchia Signora potrebbe decidere di andare a cambiare qualcosa nel proprio parco portieri, qualora la situazione relativa a Mattia Perin dovesse riservare delle novità nelle prossime settimane. Reduce dal prestito al Genoa, che preme per riaverlo con sé anche nella prossima stagione, l'estremo difensore ciociaro viene considerato al momento il vice di Szczesny a tutti gli effetti, seppur il suo desiderio resti quello di andare a giocare e dunque di cambiare necessariamente aria. La Juve ha posto tuttavia condizioni molto chiare, ossia solo la cessione a titolo definitivo per dargli il via libera, ma l'ingaggio da 2,5 milioni di euro fino al 2022 rappresenta un ostacolo per il Genoa e le altre pretendenti.
LE OCCASIONI - Solamente nel caso in cui l'attuale stallo dovesse risolversi, con Allegri e i bianconeri disposti ad acconsentire all'uscita di Perin, la Juventus andrebbe alla ricerca di un dodicesimo di comprovata esperienza e che rappresenti una garanzia alle spalle di Szczesny. Niente investimenti onerosi, ma soltanto occasioni a condizioni molto favorevoli, come per esempio uno svincolato "di lusso" come Sergio Romero, che ha appena lasciato il Manchester United. Passaporto italiano ed esperienza pregressa in Serie A, situazione molto simile a quella del brasiliano Diego Alves (anche lui comunitario in quanto in possesso di doppia nazionalità). Ma un nome che piace molto a Massimiliano Allegri e metterebbe d'accordo tutti è quello di Salvatore Sirigu.
IL TORINO APRE? - Attualmente impegnato con la Nazionale ad Euro 2020, come prima riserva di Donnarumma, il portiere classe '87 non vive da tempo un rapporto idilliaco col Torino, che ha recentemente tesserato Berisha dalla Spal e sarebbe orientato a puntare su un profilo più futuribile come Milinkovic-Savic. Sirigu ha ancora un anno di contratto col club granata a 2 milioni di euro netti e il presidente Urbano Cairo potrebbe acconsentire alla rescissione qualora il numero uno sardo rinnovasse la richiesta di andare via. L'ipotesi di cambiare maglia, pur rimanendo nella stessa città, rappresenterebbe una soluzione comoda, ma ad oggi non si può che parlare di un'ipotesi. Perché tutto passa dalle mani di Perin...
NODO PERIN - Salutato Buffon, che ha deciso di fare ritorno al Parma per chiudere un cerchio e da protagonista la propria carriera, la Vecchia Signora potrebbe decidere di andare a cambiare qualcosa nel proprio parco portieri, qualora la situazione relativa a Mattia Perin dovesse riservare delle novità nelle prossime settimane. Reduce dal prestito al Genoa, che preme per riaverlo con sé anche nella prossima stagione, l'estremo difensore ciociaro viene considerato al momento il vice di Szczesny a tutti gli effetti, seppur il suo desiderio resti quello di andare a giocare e dunque di cambiare necessariamente aria. La Juve ha posto tuttavia condizioni molto chiare, ossia solo la cessione a titolo definitivo per dargli il via libera, ma l'ingaggio da 2,5 milioni di euro fino al 2022 rappresenta un ostacolo per il Genoa e le altre pretendenti.
LE OCCASIONI - Solamente nel caso in cui l'attuale stallo dovesse risolversi, con Allegri e i bianconeri disposti ad acconsentire all'uscita di Perin, la Juventus andrebbe alla ricerca di un dodicesimo di comprovata esperienza e che rappresenti una garanzia alle spalle di Szczesny. Niente investimenti onerosi, ma soltanto occasioni a condizioni molto favorevoli, come per esempio uno svincolato "di lusso" come Sergio Romero, che ha appena lasciato il Manchester United. Passaporto italiano ed esperienza pregressa in Serie A, situazione molto simile a quella del brasiliano Diego Alves (anche lui comunitario in quanto in possesso di doppia nazionalità). Ma un nome che piace molto a Massimiliano Allegri e metterebbe d'accordo tutti è quello di Salvatore Sirigu.
IL TORINO APRE? - Attualmente impegnato con la Nazionale ad Euro 2020, come prima riserva di Donnarumma, il portiere classe '87 non vive da tempo un rapporto idilliaco col Torino, che ha recentemente tesserato Berisha dalla Spal e sarebbe orientato a puntare su un profilo più futuribile come Milinkovic-Savic. Sirigu ha ancora un anno di contratto col club granata a 2 milioni di euro netti e il presidente Urbano Cairo potrebbe acconsentire alla rescissione qualora il numero uno sardo rinnovasse la richiesta di andare via. L'ipotesi di cambiare maglia, pur rimanendo nella stessa città, rappresenterebbe una soluzione comoda, ma ad oggi non si può che parlare di un'ipotesi. Perché tutto passa dalle mani di Perin...