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    La Juve e il fastidio di Ronaldo: dai flessori alla barriera, ma Pirlo ha bisogno di lui

    La Juve e il fastidio di Ronaldo: dai flessori alla barriera, ma Pirlo ha bisogno di lui

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Il fastidio di Cristiano Ronaldo. Era quello ai flessori, che gli ha impedito di aiutare la squadra a Bergamo con l'Atalanta, senza nemmeno poter partecipare alla trasferta e accomodarsi in panchina per uno spezzone in caso di necessità. Fastidio muscolare passato, già da lunedì in gruppo e poi in campo mercoledì sera contro il Parma. Quando poi il fastidio di Ronaldo si è spostato su piani che di muscolare han ben poco. Perché CR7 ha disputato una prestazione che definire sottotono forse è poco, mitigata solo dal successo della Juve con tre gol in cui è riuscito a mettere parzialmente lo zampino appena nella seconda rete partecipando inizialmente all'azione. Poi atteggiamento scostante, errori tecnici (che ci stanno, ci mancherebbe), qualche borbottio, un altro attacco di fastidio quando a tempo quasi scaduto ha rimediato un'ammonizione per aver gettato via il pallone dopo un fischio arbitrale. Insomma, la quiete dopo la tempesta ancora non è arrivata.

    QUEL BUCO – E poi c'è quel problema con le barriere. Quando calcia lui, da quasi tre stagioni intere, vengono bersagliate su punizione. Ieri in una posizione ottimale per Paulo Dybala è stata necessaria una trattativa che si è conclusa con una decisione che ha dovuto digerire: calcio il numero 10, anche lui sulla barriera. Poi, soprattuto, la Juve ha dovuto registrare un altro gol subito sempre su punizione. Calciata magistralmente da Brugman, è vero. Bravissimo a pescare quel buco che si era creato proprio a causa di un altro incredibile atto di paura di Ronaldo in barriera. È costato almeno in parte l'eliminazione in Champions contro il Porto, quando si è voltato lasciato via libera al tiro non irresistibile di Sergio Oliveira che si è trasformato nel gol qualificazione dei portoghese. Alla fine non ha influito sul risultato ieri, perché poi la Juve ha rimontato in un modo o nell'altro, ma contro il Parma si è rivisto un Ronaldo unico giocatore in barriera a non avere saltato (questa volta c'era il “coccodrillo”, era previsto saltasse), abbassando la testa e lasciando quindi un bel buco, appunto. La palla passa proprio da lì, gol del Parma. E alla fine la sensazione che Ronaldo ha lasciato è proprio quella del fastidio, anche se non più ai flessori. Poi tornerà a fare gol e il fastidio, forse, passerà.

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