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La Juve domina per 45', ma non chiude i conti e ringrazia Szczesny: Allegri fa bene a non sognare lo scudetto
SENSO UNICO - L’elenco degli infortunati è sempre lungo, ma la Juventus pensa soprattutto ad allungare un’altra serie e cioè quella della sua imbattibilità, anche se per coltivare la pazza idea della rimonta-scudetto non basta pareggiare contro lo Spezia. Servono altri tre punti e allora ecco che Cuadrado, capitano per l’assenza dei graduati titolati Chiellini, Dybala e Bonucci, guida subito l’assalto alla porta di Provedel in un primo tempo a senso unico. Morata, ancora a sinistra del tridente completato al centro da Vlahovic e a destra da Cuadrado, è il primo a impegnare il portiere dello Spezia che non può distrarsi un attimo, al contrario del suo disoccupato collega Szczesny.
SQUILLO MORATA - La Juventus ha il merito di chiudere lo Spezia nella propria metà campo, ma il demerito di servire poco Vlahovic perché i tre centrocampisti Locatelli, Arthur e Rabiot inizialmente portano troppo la palla, favorendo le barricate di Bastoni, Maggiore e Agudelo che così lasciano del tutto isolate le teoriche punte Verde, Manaj e Gyasi. La voce di Allegri è chiara e soprattutto profetica: “Bisogna palleggiare finché non troviamo un buco”, urla il tecnico. E poco dopo ecco che il buco si trova, grazie a un rinvio di Provedel che Rugani stoppa in mezzo al campo rilanciando il pallone a Vlahovic, pronto ad allargare a destra per Locatelli, il cui cross viene raccolto da Morata che firma di destro il gol del meritatissimo 1-0.
RADDOPPIO MANCATO - Sbloccato lo 0-0, non cambia il copione della partita, perché la Juventus non si accontenta del vantaggio minimo e cerca con insistenza il raddoppio, costringendo lo Spezia a non superare la metà campo. Locatelli si muove su tutta la linea di centrocampo, coperto alle spalle da Arthur, molto più intraprendente di Rabiot, e proprio il brasiliano dalla destra fa partire un perfetto cross che Cuadrado devia bene al volo senza riuscire però a sorprendere Provedel che respinge il pallone del possibile 2-0 bianconero. E così il primo tempo si chiude con un risultato giusto ma con un punteggio bugiardo perché l’1-0 non rispecchia il dominio assoluto della Juventus, il cui unico difetto è quello di avere seminato tanto ma non avere raccolto in proporzione.
RISVEGLIO SPEZIA - Proprio per questo motivo, è un rischio concedere per l’intero secondo tempo la speranza di pareggiare allo Spezia, che in trasferta ha già battuto il Napoli e il Milan contro ogni previsione. E guarda caso all’inizio della ripresa la squadra di Motta si rende per la prima volta pericolosa e soltanto una presa sulla linea di Szczesny, che ricorda quella del grande Zoff su Oscar nel mondiale del 1982, nega il pareggio di testa a Gyasi, bravo a sorprendere i due centrali bianconeri De Ligt e Rugani. Non è un lampo isolato, perché lo Spezia ha cambiato atteggiamento e occupa la metà campo bianconera, spinto da Maggiore e Bastoni e proprio quest’ultimo cerca invano il pareggio dalla distanza senza spaventare Szczesny.
VLAHOVIC AMMONITO - Per la prima volta la Juventus non trova gli spazi intasati per attaccare e anzi potrebbe sfruttare l’arma del contropiede. Potrebbe, perché in realtà non ci riesce e forse per questo Vlahovic, sempre troppo isolato, si fa ammonire per una inutile spallata. Allegri capisce che occorre cambiare qualcosa e rilancia Bernardeschi al posto di Pellegrini che non la prende bene. Il nuovo arrivato prende il posto nel tridente d’attacco, facendo retrocedere Cuadrado a destra con il dirottamento di Danilo a sinistra. La mossa, però, non funziona e non soltanto perché Bernardeschi, diffidato, si fa subito ammonire e salterà la prossima gara contro la Sampdoria.
SZCZESNY DECISIVO - La prova che lo Spezia è più che mai vivo viene fornita da Agudelo che si infila nella morbida difesa bianconera e non trova il pareggio soltanto perché Szczesny respinge da campione. E’ un finale con troppi rischi per la Juventus lunga e sbilanciata, incapace di pungere ma soprattutto di contenere Verde e compagni. E allora Allegri si gioca la seconda e ultima sostituzione possibile, visto che la panchina è imbottita di ragazzi della “Primavera”. Dentro Kean al posto di Vlahovic, deludente ma non soltanto per colpa sua. L’unica occasione per raddoppiare capita sui piedi di Morata, che non riesce però a deviare da due passi il perfetto cross di Cuadrado, uno dei migliori. E così alla fine, ripensando ai pericoli corsi nella ripresa, l’1-0 basta e avanza per vincere. Ma non per sperare di raggiungere Inter, Napoli e Milan.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Juventus-Spezia 1-0
Marcatore: pt 33' Morata.
Assist: pt 33' Locatelli.
Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Rugani, Pellegrini (18' st Bernardeschi); Cuadrado, Locatelli, Arthur, Rabiot; Vlahovic (41' st Kean), Morata. A disp. Pinsoglio, Perin, Aké, Soulé, Miretti, Stramaccioni. All. Allegri.
Spezia (4-2-3-1): Provedel; Ferrer, Erlic, Nikolaou, Reca; Maggiore (31' st Bourabia), Bastoni; Verde, Agudelo, Gyasi; Manaj (31' st Kovalenko). A disp. Zoet, Zovko, Hristov, Podgoreanu, Antiste, Sher, Nguiamba, Strelec, Bertola. All. Thiago Motta. Arbitro: Fourneau di Roma1.
Ammoniti: st 12' Vlahovic (J), 14' Thiago Motta (all. S), 16' Pellegrini (J), 23' Bernardeschi (J).