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    La Juve contro il Comune di Torino: chiesti quasi 3 milioni di risarcimento per la bonifica della Continassa

    La Juve contro il Comune di Torino: chiesti quasi 3 milioni di risarcimento per la bonifica della Continassa

    La Juve contro il Comune di Torino. Nel mirino del club bianconero ci sono le spese sostenute per la bonifica dell'area della Continassa, dove la famiglia Agnelli ha trasferito la sede, il centro sportivo e l'albergo che ospita la squadra. La Juventus ha richiesto alla giunta presieduta dal sindaco Chiara Appendino un risarcimento di 2.705.503 milioni di euro, sostenendo che gli accordi presi in passato non siano stati rispettati. Prima di costruire gli edifici di cui necessitava, la società ha svolto un'opera di bonifica importante. Ha ripulito l'intera area (coperta da rifiuti) e man mano che si proseguiva con i lavori è emersa una situazione sempre più complicata. I lavori di bonifica e demolizione, ad esempio, non erano ad appannaggio del Comune: se n'è fatto carico la JuventusLa giunta dell'epoca stanziò 895mila euro, mai arrivati. Il Comune disse che tale cifra serviva tuttavia per il diritto alla superficie. 

    Dall'elezione di Chiara Appendino si arrivò al provvedimento della divisione urbanistica e territorio numero 1817: all'interno veniva stipulato che il Comune non dovesse ricompensare le maggiori spese sostenute dalla Juventus per la bonifica dell'area della Continassa. Si è provato a risolvere con la diplomazia: nessuno ha fatto un passo indietro. Nonostante il rispetto e l'amicizia che lega la società alla città e alla giunta comunale, Agnelli ha deciso così di fare ricorso ai giudici amministrativi. Sarà il Tar a decretare la parola fine nel febbraio 2020, salvo accordi dell'ultim'ora.


     

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