La Juve chiama Raiola: cosa c'è dietro tra rapporti, due affari e trappola Kean
LE CARTE IN TAVOLA - Ci sarà un nuovo faccia a faccia, Paratici e Raiola si vedranno molto presto e la convinzione della dirigenza bianconera è che proprio i rapporti ottimi con l'agente giocheranno un ruolo fondamentale sul tema Moise Kean. C'è un rinnovo indubbiamente delicato all'ordine del giorno, una potenziale trappola da gestire che però non diventerà un caso; quel contratto a scadenza 2020 è un problema da gestire su cui la Juventus è tranquilla, non ci sarà alcuno sgarbo da parte di Raiola o del giocatore anche perché lo stesso tipo di situazione si era presentata al momento della firma del contratto da professionista, quasi tre anni fa. La Juve è sicura che il rinnovo di Kean possa arrivare presto e vuole puntare forte su Moise, al punto da non averlo ceduto a gennaio; se la strategia portasse a una cessione, sarebbe indubbiamente a peso d'oro e per scelta tecnica, non per uno sgarbo di Raiola a costi limitati. Ma oggi quest'ultima strada non è 'calda', la Juve proprio per buoni uffici con l'entourage sente di poter blindare presto Kean. L'altra operazione è in ballo di cui si parlerà è quella legata a Matthijs de Ligt: Paratici ci lavora da tempo e si sente ancora in corsa, è pronto a uno sforzo per accontentare il difensore ma non farà aste col Barcellona. Segnale chiaro, presto il presidente blaugrana Bartomeu farà sapere della prima offerta ufficiale del Barça per avere de Ligt. E la Juve sceglierà con calma, ma Raiola è già stato chiaro: i catalani spingono eccome, in questo caso non ci sono dispetti. Semplicemente, affari.