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La Juve cerca una soluzione per Pjaca: due idee e un doppio problema a bilancio
DUE OPPORTUNITA' - Niente Juventus, quindi, ma neanche un club che, oggi, può lottare per un piazzamento, o che già giochi, nelle competizioni europee. Sono troppe le chance sprecate (per sfortuna e infortuni più che per demerito) da parte di Pjaca che ora può e deve cercare di rilanciarsi in un club in cui possa giocare con continuità e da protagonista. Ad oggi si sono mosse per lui sia la Sampdoria, che sta sondando il terreno per un prestito, sia la Salernitana, che, invece, può spingersi anche all'acquisto a titolo definitivo.
DOPPIO PROBLEMA A BILANCIO - Lo scorso 5 aprile 2020 la Juventus aveva prolungato il suo contratto fino al 2023 spalmando su più anni la quota ammortamento residua di un investimento da ben 29,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2022 il suo valore residuo a bilancio è di circa 3,7 milioni cifra minima per non fare minusvalenza. Per questo la Juventus al Torino aveva accordato un prestito con diritto di riscatto a 5 milioni +2 di bonus ed è questa la cifra che, inevitabilmente, verrà richiesta a chi vuole l'acquisto di Pjaca a titolo definitivo in questa estate. Cifre importanti per club che hanno come obiettivo la salvezza e a cui si aggiunge anche un doppio problema. Con il contratto in scadenza 30 giugno 2023 non è ipotizzabile un prestito con diritto di riscatto e per proporlo si dovrà prima trovare l'accordo per il prolungamento di almeno un'altra stagione col giocatore. Un giocatore che, inoltre, guadagna oltre 2 milioni di euro più bonus, cifra che per alcuni club rappresenterebbe una grossa fetta dell'attuale monte ingaggi. Due idee e due problemi. L'estate di Marko Pjaca si prospetta problematica con la Juve alla ricerca di una soluzione, l'ennesiama, per un colpo mai realmente esploso.