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La Juve avvisa Pirlo: andare in Champions non basta più per rimanere in panchina
IN BILICO – Nonostante tutto, l'allenatore della Juve si poteva ritenere al sicuro in vista della prossima stagione. C'era un progetto e questo doveva andare avanti, anzi c'è un progetto. Gli alibi non mancavano. Passi falsi, difficoltà, delusioni, erano state messe ampiamente in preventivo. Persino l'eliminazione in Champions contro il Porto era stata archiviata senza colpi di testa. Soddisfatto non era nessuno, chiaro. Però la sconfitta interna col Benevento, arrivata in questa maniera, è stata quella che ha fatto scattare una volta per tutte l'allarme. Con una nuova linea chiara già presa e ridefinita dal confronto interno di domenica sera. La qualificazione in Champions, seppur unita alla Supercoppa e magari alla Coppa Italia, da adesso non basta più: resta meno del minimo. Oltre a tutto questo serviranno prestazioni convincenti, atteggiamenti giusti, mentalità vincente. Serve un finale di stagione da Juve. Altrimenti la rivoluzione di Pirlo sarà finita ancora prima di poter festeggiare il suo primo anniversario. Un esonero immediato? Non appare come un'opzione, per quanto pronti via la Juve si giocherà tutto tra Toro, Napoli e Genoa, solo se pure la zona Champions apparisse davvero a rischio si prenderanno decisioni ancor più clamorose. Intanto la posizione di Pirlo è già completamente diversa: da domenica è cambiato tutto.