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    La Juve agli juventini: i tifosi non hanno dubbi. Da Conte a Del Piero, fino al ruolo di Chiellini: cambierà qualcosa?

    La Juve agli juventini: i tifosi non hanno dubbi. Da Conte a Del Piero, fino al ruolo di Chiellini: cambierà qualcosa?

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Non c'è altra strada, come disse Luciano Spalletti: lì si parlava di uomini forti per destini forti, qui si parla invece di intrecciarli. Le persone giuste al posto giusto nel momento giusto. Sembra uno scioglilingua e invece è tutto ciò che potrebbe cambiare questa versione scialba della Juventus, e salvare molto probabilmente il salvabile. Ossia: Cristiano Giuntoli e buona parte della squadra, pronti a raccogliere una seconda occasione appena dopo l'ennesimo vortice affrontato. Non esattamente a testa alta. 

    LA RICHIESTA - C'è un vuoto comunicativo piuttosto evidente, all'interno del club bianconero. Parla Motta e sembra lontano; parla Giuntoli e sembrano parole di circostanza. Parlano Scanavino e Ferrero, e naturalmente sono discorsi lontani da quella che è l'area sportiva. Non è colpa di nessuno, sono solo le sembianze che hanno preso i rispettivi percorsi all'interno di questo club, e sarebbe pure normale se tutto attorno non ci fosse questa percezione di gran caos. Le mura della Continassa dovranno inspessirsi in questi giorni per evitare di far entrare il vociare. Vociare che indica una sola soluzione per cambiare la storia (triste) degli ultimi anni: dare la Juventus agli juventini. 

    IL MESSAGGIO - Poco dopo la disfatta, però per caso, è arrivato un messaggio (pubblicitario) di Del Piero. "La bellezza dell'attesa è che lascia spazio ai pensieri". Ora: sarà stato pure tutto calcolato, e magari il tempo è coinciso in maniera pressoché perfetta, così come la descrizione dell'immagine. Però… Però i tifosi non vedevano l'ora di appigliarsi alla sua immagine, a farne il totem della ripartenza. "15 milioni di tifosi attendono il tuo ritorno", gli scrive un utente. Un altro, poco dopo: "Fai capire a questi cos'è veramente la Juventus". La sensazione generale è che non ci sia un aggancio al passato glorioso. Che sia tutto rivolto a un futuro incerto. 

    OBIETTIVO - Non è neanche un caso che tra i possibili successori di Motta, ammesso sempre che si sia rotto definitivamente il cordone che lo tiene legato a Giuntoli, ci siano almeno tre nomi di allenatori juventini. Conte, perché lo è stato in campo e in panchina; Gasperini, perché col bianconero è cresciuto; Tudor, perché sa esattamente la complessità del ruolo. Discorsi sul dna piovono come se si fosse all'interno della foresta amazzonica, mentre tutto intorno si coltiva un unico e decisivo scenario: a Motta non basterà nemmeno il quarto posto per ricucire con la squadra e dunque essere appetibile per il futuro dalla dirigenza. 

    SU DEL PIERO - Vale la pena poi fare una specifica su Alex Del Piero: all'interno della dirigenza, al momento, non sono previsti nuovi ingressi. Con Giorgio Chiellini a occuparsi dell'area business e dei rapporti con Uefa e quindi Eca, è stata conclusa l'opera di ricostruzione del board. Magari, ecco, le nuove esigenze potranno produrre nuove posizioni da ricoprire. Tra tutti, il posto di Pavel Nedved non è stato mai occupato un'altra volta. E sembra perfetto per uno juventino vero.

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