La guerra, la MLS e il Bayern: Davies, il 2000 da record non è il nuovo Adu
CHE STORIA! - All'età di 5 anni Davies e famiglia lasciano Buduburam e volano in Canada: prima Windsor, Ontario; poi Edmonton. Al piede, un pallone. Gli Edmonton Internationals, in seguito gli Edmonton Strikers di Nick Housef; infine il trasferimento a Vancouver, dove ritrova un suo amico: Gloire Amanda, centrocampista offensivo cresciuto insieme a lui a Edmonton. E da qui, la corsa per scappare dalla Liberia e dal Ghana diventa una corsa, col pallone, verso un sogno: Canada Under 15, Canda Under 18, nel 2016 l'Under 20 a livello nazionale; Whitecaps FC Residency e Vancouver Whitecaps a livello di club. Un'escalation (quasi) storica.
A UN PASSO DALLA STORIA - Attaccante esterno, il 15 luglio del 2016 firma il suo primo contratto da professionista con Whitecaps, diventando il terzo più giovane di sempre; il giorno dopo fa il suo debutto in MLS, diventando il secondo più giovane di sempre alle spalle di Freddy Adu. Sì, quel Freddy Adu, perso tra promesse non mantenute, operazione di marketing e prestiti improbabili (ora gioca ai Las Vegas Lights). Il suo primo gol, però, non arriva in MLS, bensì in Concacaf Champions League: 29 settembre 2016, Whitecaps contro Sporting Kansas, vittoria per 2-1 con gol e assist. E poi, il 3 marzo 2017, nel ritorno dei quarti di finale, il gol nella vittoria per 2-0 contro il New York Red Bulls. Un predestinato che ora sbarca in Europa.
ANTICIPO BAYERN - Capocannoniere nella Gold Cup 2017 col Canada, più giovane marcatore nella storia della competizione, realizza 3 reti in 4 partite e viene inserito nella top 11 del torneo. Seguito da tutti i top club inglesi, alla fine l'ha spuntata il Bayern Monaco: contratto sino al 2023, resterà fino al 31 dicembre 2018 in MLS coi Vancouver Whitecaps. 14 milioni più 5 di bonus la cifra sborsata per il classe 2000, che nell'immaginario del club tedesco andrà a prendere il posto dei grandi senatori, Ribery e Robben, entrambi in scadenza. 6 mesi a casa per maturare, 6 mesi coi big per crescere ancora e poi, sul campo, ripagare la fiducia. Un piano studiato a tavolino per evitare di regalare al Bayern l'erede di Adu. Adu diventò americano grazie alla 'lotteria', vincendo una green card per il trasferimento negli States, Davies il suo se l'è guadagnato correndo, scappando dalle tragedie e trovando casa in Canada, dai cugini "sfigati": perennemente acerbo il primo, già pronto il secondo. Il destino può sbagliare una volta, ma due...
@AngeTaglieri88