Schick trascinatore, sai come si fa
Adesso o mai più. Un tempo le chiamavano “prove senza appello”, definizione vintage dell'attimo in cui tutto può cambiare in meglio o in peggio. E quell'attimo decisivo lungo cinque giorni, tra Toro e Shakthar, sarà tale non soltanto per la Roma _ che deve dare un senso alla corsa per una piazza Champions e continuare a corrervi dentro battendo lo Shakthar _ ma anche per diversi giocatori. Primo fra tutti, Schick. Di alibi ne ha a tonnellate considerando il trauma dei problemi cardiaci accusati la scorsa estate e gli infortuni in serie. Ma ora è arrivato il momento di far vedere qualcosa di denso in una partita cruciale. Contro il Torino dovrà sostituire Dzeko il giovinotto (per il quale stravedo, credo di averlo detto chissà quante volte...) ex Samp, proprio colui che ha messo in ginocchio il Napoli, risollevandosi e risollevando la Roma da un momento pessimo. Schick deve comprendere fino in fondo quanto sia fondamentale battere il Torino, proprio per dare seguito all'entusiasmo del San Paolo, proiettandosi così a mille verso la gara di Champions. Gli si chiede, a Schick, di essere trascinatore, una cosa che ha dimostrato di saper fare bene. E dovrà farlo al centro di un attacco mai visto primo, con Under ed El Shaarawy al fianco.
In queste due partite, è probabile che arrivi una chance anche per Gonalons, sul cui valore non si discute. Discutibilissimo, invece, il suo rendimento. Vero però, che le partite peggiori del francese sono arrivate quando la Roma era chiaramente in apnea. E vero che lui, proprio perchè impiegato in un ruolo cruciale, evidentemente ha bisogno di un po' di tempo in più per capire ritmi ed esigenze del nostro pallone. Scriverei le stesse cose per il povero Defrel, alle prese con un altro acciacco muscolare, proprio quando sembrava avviato all'ennesimo reinserimento nelle cose della squadra.
Dovrà cogliere l'attimo anche Eusebio Di Francesco, sul quale mai ho avuto grandi dubbi (a parte sulla gestione dei cambi in un paio di partite...), ma è chiaro che la mia fiducia, assieme a quella di molti altri, a nulla serve se non arrivano i risultati. E, dopo essersi ripreso la scena contro il Napoli, Edf dovrà dimostrare tra Toro e Shakthar di aver dato finalmente continuità alla sua Roma.