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    La Francia conquista la Nations: con la Spagna, il campione prevale sul gioco

    La Francia conquista la Nations: con la Spagna, il campione prevale sul gioco

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    La Francia ha vinto la seconda edizione della Nations League con la seconda rimonta in due partite. Dallo 0-2 al 3-2 col Belgio in semifinale, da 0-1 a 2-1 con la Spagna in finale. La vittoria dei Bleus porta ancora la stessa doppia firma, quella di Karim Benzema e Kylian Mbappé: a San Siro i fenomeni hanno piegato il possesso palla della Spagna, il campione ha prevalso sul gioco. L’ultima mezz’ora è stata bellissima, con un calcio esplosivo, con un equilibrio che, privo di occasioni per 60 minuti, è diventato ricco di reti, di palle-gol, di traverse e di grandi parate. Ha vinto la Francia, ma poteva vincere la Spagna.

    UN’ORA SENZA SPETTACOLO - Per la prima ora, era stata più divertente Italia-Belgio di Spagna-Francia. Per i gol, per i pali e traverse, per le occasioni, ma anche per il gioco, per la vivacità della sfida. Se la finalina di Torino era piaciuta, la finale di Nations League a Milano per 60 minuti ha deluso chi si aspettava fuochi d’artificio fin dall’inizio, per lo strabiliante possesso palla spagnolo e per la straordinaria qualità individuale francese. Per un’ora, niente di tutto questo si è visto. Oh certo, la Spagna ha tenuto palla (64 per cento di possesso al 45'), ma senza mai indirizzarla verso la porta di Lloris, tanti passaggi (esattamente il doppio dei bleus), però nessun guizzo. In quella prima parte di gara c’è stata solo un’occasione, nata dal miglior gesto tecnico della serata, l’assist di Pogba per Benzema, costretto ad allargarsi in area e a crossare anziché concludere: ma se avesse segnato, il var avrebbe annullato la rete per fuorigioco del madridista. Poi, per fortuna di chi era a San Siro o davanti alla tv, Spagna-Francia è diventata una grande partita, sono arrivati i gol, una traversa, ma soprattutto il gioco, finalmente scintillante.

    POSSESSO LENTO, RIPARTENZE DI PIU’ - Per 45' la Spagna ha fatto girare la palla fino allo sfinimento, però quasi sempre in orizzontale, la Francia era più verticale, più sbrigativa, ma alla squadra di Deschamps mancavano proprio le iniziative individuali: Mbappé non riusciva mai a liberare la sua velocità nell’attenta difesa spagnola, Benzema non incideva, quanto a Griezmann doveva anche occuparsi di Busquets, la bussola del gioco di Luis Enrique, gioco che si accendeva solo per la sfacciata personalità di Gavi, classe 2004, attributi da leader e tocco di palla da grande giocatore. Non aiutavano gli esterni Pavard e Theo Hernandez, sempre fuori dalla manovra, mentre dall’altra parte non erano mai precisi i tre attaccanti Ferran Torres, Oyrzabal e Sarabia. Dalle buone intenzioni le due squadre non passavano ai fatti e alla fine del primo tempo restava davvero poco da segnalare, se non la prontezza e la solidità delle due difese, quella a tre di Deschamps (che al 40' ha perso Varane per infortunio, sostituito da Upamecano) e quella capace di iniziare l’azione di Luis Enrique. Per Unai Simon e Lloris sono stati 45 minuti di scarsissimo impegno. Ma erano solo in attesa...

    DOPO UN’ORA, UN GRANDE SPETTACOLO - Nel secondo tempo si sono accesi i toni, Busquets si è procurato due ammonizioni, la prima per aver subìto un fallo da Pogba, la seconda per un fallo da Koundé. Dopo un quarto d’ora, la tecnica e la velocità hanno preso il sopravvento sulla tattica, le squadre allungate e finalmente la partita è esplosa. Dal 63'24" al 65'46", esattamente in 2 minuti e 22 secondi, sono arrivate occasioni e gol. Traversa francese: Benzema-Mbappé, conclusione micidiale di Theo Hernandez, palla sotto la traversa e rimbalzo in campo. Rimbalzo da cui è nata la rete spagnola al 63'59": lancio da metà campo di Busquets, Upamecano era in vantaggio ma ha lasciato la palla a Oyarzabal che di sinistro l’ha piazzata sul palo opposto. Un minuto nemmeno, pareggio francese con un gol grandioso di Karim Benzema, dopo un’azione fantastica: controllo e tocco al volo di Griezmann per Pogba, palla a Mbappé, a Benzema che Azpilicueta ha colpevolmente marcato a distanza, tiro a giro di Karim su cui Unai Simon ha tentato inutilmente un miracolo. Adesso erano gli attacchi a prendere il sopravvento sulle difese. I due ct erano intervenuti sulle loro squadre, Luis Enrique con Koke e il giovane Yeremi Pino, Deschamps con Dubois.

    E FINALMENTE MBAPPE’ - Mancava all’appello il fenomeno del Psg, ma al momento buono ecco anche lui, Kylian Mbappé. Lo ha lanciato Theo Hernandez, che in questa fase di partita sembrava quello del Milan, ovvero incontenibile, il parigino è scappato sul filo del fuorigioco, ha puntato Unai Simon, gli ha fatto una finta e lo ha incenerito. Non è finita lì, Lloris ha risolto la partira con due parate stupende, prima su Oyarzabal poi su Yeremi Pino, mentre dall’altra parte Mbappé ha sbagliato il gol che avrebbe evitato ai suoi le sofferenze finali, quando pure Unai Simon è arrivato in area francese per cercare di capitalizzare gli ultimi due calci d’angolo.


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    IL TABELLINO 

    Spagna-Francia 1-2 (primo tempo 0-0)


    Marcatori: 64' Oyarzabal (S), 66' Benzema (F), 80' Mbappé (F)

    Assist: 64' Busquets (S), 66' Mbappè (F), 80' Theo Hernandez (F)

    Spagna (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta, Laporte, Eric Garcia, Alonso; Gavi (dal 74' Koke), Busquets, Rodri (dall'85 Fornals); Ferran Torre (dall'85 Merino), Sarabia (dal 61' Pino), Oyarzabal. Ct. Luis Enrique

    Francia (3-4-1-2): Lloris; Koundé, Varane (dal 43' Upamecano), Kimpembe; Pavard (dall'80' Dubois, Pogba, Tchouameni, Theo Hernandez; Griezmann (dal 91' Veretout); Benzema, Mbappé. Ct. Deschamps

    Arbitro: A. Taylor (ENG)

    Ammoniti: 46' Pogba (F), 55' Koundé (F), 86' Laporte (S), 90' Mbappé (F)

    Espulsi: -

    Recupero: 2' + 5'

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