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Fiorentina sul mercato del Nord Europa: 3 piste seguite da Jorgensen
TREQUARTI… D’IMPRESA - Mettendosi nei panni di Jorgensen, la mappa di viaggio potrebbe partire proprio della natia Danimarca e dalla Superligaen, campionato talvolta anche sottovalutato. Laddove si è messo in mostra nella stagione appena conclusa il trequartista del Midtjylland, sudanese d’origine, Pione Sisto: classe ’95, impiegabile sia al centro che sulle fasce, molto veloce di gamba e funambolico negli ultimi venti metri. Fisico minuto ed ormai nel giro della Nazionale che era proprio di Jorgensen. Ormai da quattro anni nel suo club attuale, nell’ultima stagione si è messo in mostra in Europa League contro il Napoli ma soprattutto contro il Manchester United di van Gaal, sconfitto per 2-1 nell’andata dei sedicesimi proprio da un suo gol. I danesi vennero poi spazzati via al ritorno, ma il nome di Pione Sisto è già realtà e la sua valutazione non eccessiva, poiché si parla di una cifra tra i tre ed i quattro milioni.
L’EREDE DI ALONSO – Rimaniamo in Danimarca ma stavolta abbiamo a che fare con un svedese, ormai trapiantato nella terra di Jorgensen da un paio di stagioni. Parliamo di Ludwig Augustinsson, esterno mancino del Copenhagen, classe ’94, schierabile sia nei quattro di difesa che sulla linea dei centrocampisti. In sostanza il possibile alter ego (o l’erede) di Marcos Alonso. Le sue doti tecniche e fisiche infatti gli consentono di presentarsi puntuale al cross, spesso indirizzato con precisione sulla testa o i piedi dei compagni. Nel giro della Nazionale di Hamren dall’anno scorso, affronterà l’Italia ai prossimi Europei: anche per lui la valutazione non è ancora schizzata alle stelle e, a livello di valutazione, siamo ancora sui tre milioni di euro.
CERVELLO DI SVEZIA – Trasferimento nell’Allsvenskan, la massima divisione svedese, per parlare di un altro compagno di Nazionale di Ibra come Oscar Lewicki, mediano classe ’92. Per lui una crescita calcistica addirittura al Bayern Monaco dai 16 ai 19 anni, prima del ritorno in patria all’Hacken e poi al Malmo, con cui ha giocato tutte e sei le partite della fase a gironi della scorsa Champions League. Grande duttilità per Lewicki, che è stato testato anche da interno e addirittura da terzino destro e difensore centrale. Fisico non statuario ma il vizio dell’arrivo a rimorchio per calciare a rete e trovare la via del gol (trovata finora non così spesso). La valutazione anche in questo caso è piuttosto bassa, non oltre i due milioni, ma si sa poi quanto gli Europei possano influire anche in questo.
Profili insomma da Fiorentina e che potrebbero avvicinarsi molto più concretamente alla realtà viola grazie alla prossima presenza di Martin Jorgensen, l’ultimo scandinavo ad aver lasciato un ricordo indelebile a Firenze.