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La Fiorentina che torna: da Vecino a Piccini, a costo zero
Nelle valutazioni fatte dall'allenatore con il d.s. Daniele Pradè ed il d.g. Andrea Rogg, si è parlato anche di una squadra intera di giocatori che fin dal prossimo ritiro estivo potrebbero tornare ad essere aggregati alla Fiorentina e costituire rinforzi a costo zero per la rosa gigliata. Ecco una breve analisi della loro annata e delle loro chance di permanenza a Firenze per l’annata 2015-2016.
Alessandro Bacci: reduce da due stagioni consecutive al Tuttocuoio (Lega Pro) è uno dei portieri emergenti di proprietà del club viola. Potrebbe tornare a Firenze qualora servisse un giovane numero 1 da aggregare in prima squadra stante il mancato riscatto di Rosati, l’abbandono del calcio di Lupatelli e la volontà di cedere a titolo temporaneo Lezzerini.
Cristiano Piccini: un anno di prestito al Betis il cui d.s. è diventato da poche settimane l’ex d.g. viola Eduardo Macia. Qualche infortunio di troppo, dieci presenze in tutto ma tornerebbe a Firenze qualora le trattative per rinforzare un ruolo carente in Fiorentina, quello di terzino destro, per alcuni big (vedi Darmian) non dovesse decollare. Michele Camporese: dopo un buon inizio nel Bari, nella seconda parte è uscito dai radar delle scelte del tecnico pugliese Nicola. La Fiorentina è a corto di centrali difensivi e potrebbe essere valutato direttamente a Firenze il suo percorso di crescita arrestatosi negli ultimi 12 mesi
Ahmed Hegazy: undici presenze nel Perugia da gennaio scorso a oggi, ha chiuso in calando e con qualche panchina di troppo. La stessa su cui è stato nei suoi primi due anni a mezzo a Firenze, pur essendo stimato da Montella. Il suo ritorno in viola potrebbe coincidere con l’amicizia e la presenza in maglia gigliata del connazionale Salah Luca Bittante: uno dei migliori esterni sinistri del campionato cadetto, capitano della Nazionale B Italia di Massimo Piscedda, tornerà sicuramente in viola dopo due anni all’Avellino ed ha ricevuto molte offerte dal campionato cadetto ma se dovesse partire Alonso per fare plusvalenza svolgerebbe come minimo il ritiro di Moena con i big.
Matias Vecino: un campionato intero sempre sopra la sufficienza nell’Empoli dei miracoli della stagione appena chiusa e, l’ipotesi concreta di far parte della Fiorentina del futuro visto che per lui si è spesso mosso il collaboratore tecnico di Vincenzo Montella, Nicola Caccia. Stante il rendimento deludente di tanti pari ruolo nella squadra viola di quest’anno, e l’ottimo feeling con lo spogliatoio di lingua prettamente spagnola, tutt’altro che un’ipotesi remota un ritorno in maglia gigliata nel prossimo campionato. Rafal Wolski: sei mesi di fatto inutilizzato nel Bari, poi qualche spezzone ed un paio di gol nella serie B belga. L’idea di mandarlo a giocare con continuità non ha funzionato perché nelle poche apparizioni in viola sembrava in crescita, cosa che però non ha confermato fuori da Firenze. Tornerebbe alla base senza la certezza di un club che lo impiegasse con assoluta frequenza.
Leonardo Capezzi: uno dei migliori giovani Under 20 del campionato cadetto, fra i pochi a salvarsi nel Varese tristemente retrocesso in Lega Pro. Non ha subito il salto campionato Primavera/torneo professionistico, e Pizarro lo ha indicato come suo erede in viola. Ha il solo problema di avere un contratto in scadenza giugno 2016. Marko Bakic: Venti presenze in serie B con lo Spezia e molti alti e bassi, punta su eccellenti prestazioni nelle prossime gare di qualificazione ad Euro 2016 per giocarsi una chance fra i big della Fiorentina nella prossima annata.
Ryder Matos: pur essendo stato ceduto in prestito prima al Cordoba (Spagna) e poi al Palmeiras (Brasile), dove ha giocato poco e segnato ancora meno, la Fiorentina attraverso lo staff tecnico non ha mai volute perderne il controllo totale del cartellino. Qualora Rossi non desse precise garanzie tecniche e Bernardeschi chiedesse di essere mandato a giocare con regolarità, l’opzione di un suo immediato ritorno in viola sarebbe da non escludere Ante Rebic: penalizzato nel suo primo anno in viola da un mancato adattamento ai metodi di lavoro e di gioco di Vincenzo Montella, con quest’ultimo che la scorsa estate ha preferito trattenere a Firenze al suo posto Khouma El Babacar, qualora dovesse profilarsi un cambio di guida tecnica sulla panchina gigliata, visto i buoni rapport fra il suo procuratore ed il presidente esecutivo, inizierebbe l’anno certamente alla Fiorentina per poi giocarsela con il resto del parco attaccanti.