La fine dell'ArgentInter
C’era una volta l’ArgentInter o, meglio, un folto numero di giocatori Argentini che componevano il gruppo storico, il nocciolo duro dello spogliatoio nerazzurro. Da Zanetti a Samuel, passando per Icardi, Alvarez, Campagnaro e Milito. C’era una volta, appunto, perché al termine della stagione potrebbe arrivare una vera e propria rivoluzione all’interno dello spogliatoio dell'Inter.
QUATTRO ADDII – Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito. L’ossatura dell’Inter del triplete aveva forte tinte albicelesti. Quattro giocatori che hanno segnato, con il loro rendimento, il bello ed il cattivo tempo in casa nerazzurra. Quattro top player che, però, non hanno in comune la sola nazione di provenienza, ma, soprattutto, hanno tutti un contratto in scadenza al termine della stagione. Se per Zanetti tutti si aspettano l’addio definitivo al calcio giocato, lo stesso discorso non può essere fatto per Cambiasso, Samuel e Milito. Tutti e tre hanno corteggiatori in Argentina, con River Plate e Racing Avellaneda che hanno già prenotato le prestazioni del centrocampista e dell’attaccante nerazzurro.
RINNOVI COMPLICATI – Se l’addio dei senatori appare ormai scontato, risulta complicato anche il discorso legato ai rinnovi dei giocatori con passaporto argentino il cui futuro può ancora essere legato ai colori nerazzurri. Rodrigo Palacio e Ricardo Alvarez si sono già seduti ad un tavolo con Erick Thohir e Piero Ausilio per definire i dettagli legati ai rispettivi rinnovi contrattuali. I due hanno un contratto in scadenza rispettivamente nel 2015 e nel 2016, ma per entrambi sono sorte delle complicazioni che potrebbero portare ad un clamoroso stop. Soprattutto per quello che riguarda Ricky Alvarez, infatti, il discorso rinnovo appare tutt’altro che scontato. La richiesta di un aumento sostanziale (passando da 1,2 a 2,4 milioni di Euro) non è stata gradita dall’Inter che, al momento, non ha alcuna intenzioni di scendere a patti con l’entourage del calciatore. C’era una volta l’ArgentInter, ma da Hernanes a D’Ambrosio, Erick Thohir ha già in mente un’Inter multietnica.