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    Fiorentina, la 'diabolica' conferma di Sousa: vince Corvino, ma Reja è pronto

    Fiorentina, la 'diabolica' conferma di Sousa: vince Corvino, ma Reja è pronto

    • Claudio Masini
    Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, così si esprimevano i latini per descrivere una dinamica evidentemente non fatta propria dalla Fiorentina. Perché l’errore di base di questa turbolenta stagione in salsa viola è stato commesso proprio in origine, con la conferma sulla panchina di un Paulo Sousa palesemente spento (vittima a detta stessa del portoghese di un "black out" nella passata stagione) e diverso da quello ambizioso e brillante della prima parte dello scorso campionato. Ma in quel del Franchi gli esoneri non sono mai stati graditi (elemento che per altro fa onore ai Della Valle): appena 6 rapporti interrotti nei quasi 15 anni di presidenza (se non contiamo il particolare caso di Montella), roba da far impallidire patron ben più focosi, alla Zamparini o alla Cellino per intendersi.

    ALTRA CONFERMA - Per il momento non è previsto il settimo saluto ad un tecnico perché anche dopo il deludente pareggio, con rimonta beffarda annessa, contro il Torino Paulo Sousa è stato confermato alla guida della squadra viola. E pensare che di fronte a lui c’era ieri uno degli ultimi tecnici ad aver subito l’onta dell’esonero: Sinisa Mihajlovic. Anche nei confronti del serbo la pazienza fu davvero tanta e lo strascico di una convivenza forzata si trascinò per diversi mesi, tra la stagione 2010/11 e la 2011/12.

    VINCE CORVINO - Ha prevalso, insomma, la linea dettata da Pantaleo Corvino, forse il più restìo dell’organigramma gigliato nel dare il benservito ad un allenatore. Non che la posizione del portoghese non sia precaria per la verità ed un ulteriore rovescio nella prossima gara a Bergamo, contro la squadra più in forma e più entusiasta della Serie A, potrebbe davvero essere l’ultimo. Ma un’altra settimana almeno a Sousa verrà concessa. Se la storia dovesse finire male le soluzioni si contano sulle dita di una mano e forse avanza anche qualche dito: da una parte l’idea fatta in casa, ovvero la promozione di Federico Guidi, tecnico della Primavera viola e in società da 12 anni; dall’altra un traghettatore, improbabile il ritorno di Ranieri, molto più fattibile eventualmente Edy Reja, fermo dal termine della scorsa stagione, dopo aver guidato l’Atalanta per un anno e mezzo.
     

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