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La crisi nel settore edilizio: tra Superbonus e general contractor
L’episodio avvenuto ieri a Torino ne è un esempio lampante: gli operai, che lavoravano ormai da tre mesi alla ricostruzione delle facciate interne ed esterne del palazzo, che si trova tra via Matera e via Monfalcone, hanno deciso di interrompere i lavori dati i continui rinvii retributivi.
Le modifiche normative, in merito alla cessione dei crediti d’imposta, e l’aumento del prezzo delle materie prime, hanno penalizzato notevolmente questo settore e la presenza dei contractor non sembra agevolare la posizione dei lavoratori, che ormai da diversi mesi non vedono né la busta paga, né i rimborsi.
New Energy Technology, il general contractor legato a questa vicenda avvenuta a Torino, non ha più liquidato nulla, affermano i lavoratori; tuttavia, non sembrano gli unici a non aver ricevuto il compenso prestabilito, infatti il boss della New Energy, Gioele Cavallaro, afferma che la colpa è di Enel X, società del gruppo Enel che fornisce prodotti innovativi a livello domestico.
In questo episodio, dove vi è un continuo rimando di colpe, tra tensioni e litigi, si è giunti al comune accordo che i lavori fatti a Torino, dell’ammontare di 470 mila euro, verranno pagati entro il 16 febbraio, a cui seguiranno la ripresa dei lavori in regime di Superbonus.
Grazie agli incentivi statali per la ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici, nel 2021 la filiera delle costruzioni ha registrato una fase di grande espansione, ma le modifiche normative stanno frenando l'andamento positivo dello scorso anno e rischiano di avere conseguenze negative nel 2022.